ASCOLI PICENO – “Un risultato oltre ogni aspettativa, che conferma la scelta di Ascoli come città di cultura e accoglienza”. Così il direttore, Fabrizio Fiaschini, commenta l’eccezionale risposta di pubblico per gli spettacoli della rassegna “I Teatri del Sacro”, che quest’anno per la prima volta si è spostato da Lucca per raggiungere il territorio ascolano. “Ringraziamo lo staff, il comune e la diocesi per il loro sostegno e per la passione che hanno dedicato a questo progetto”, prosegue Fiaschini a proposito dell’iniziativa, che si concluderà l’11 giugno: “Ci stiamo organizzando per aggiungere delle repliche straordinarie degli spettacoli”. “Quando mi è stata proposta quest’avventura – ha esordito Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno – ho avuto subito la sensazioni che Ascoli potesse prestarsi bene a questo tipo di rassegna. È una città che è tanto bella da far pensare a un non-luogo, e ha una caratteristica singolare: quella degli spazi. È armoniosa senza essere simmetrica. Chiaroscuri, muri, altezze, anfratti, muschi e travertini: la luce respira, ed è restituita in maniera unica. Se i Teatri del Sacro mirano a indagare dal punto di vista scenico ciò che non si vede ma c’è ed è essenziale, l’impostazione della città è perfetta”. “Il festival sta andando benissimo – ha commentato mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno – le rappresentazioni sono qualcosa di eccelso. Il contatto con l’arte, e col teatro soprattutto, è qualcosa di straordinario. I Teatri del Sacro oggi offrono una possibilità indispensabile di entrare nel campo del mistero non attraverso regole scritte e parametri prefissati, ma attraverso ciò che uno ha dentro. Grazie, a nome della diocesi, per questa possibilità che ci avete dato: che nella nostra città e nelle nostre parrocchie possa nascere il desiderio di rivalutare tantissimo il teatro. È uno degli strumenti fondamentali per staccare i ragazzi dalla loro difficile situazione attuale, per aiutarli a superare alcuni blocchi”.