Saverio Magno
Esponente del “METAFORMISMO” e teorico della “NUOVA VISIONE SPAZIALE”, coltiva l’arte dal 1977.
Nel 1990 vince per riconosciuti meriti artistici la Medaglia Pico della Mirandola e nel 1991 la medaglia del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Da quel punto in poi inizia un percorso in ascesa che lo impegna in eventi nazionali, internazionali e premi d’arte importanti.
Si interessano alla sua arte critici d’arte di nome e riviste ufficiali; entra pertanto in mensili e volumi della Mondadori Editore. Alla sua attività artistica viene dato ampio rilievo nel catalogo “Immagine E STRUTTURA “ a cura di Paolo Levi, presentando 20 nuovi artisti all’attenzione del pubblico (ed. Mondadori), nel volume FENICE 2000 (Arte contemporanea Italiana), con la consulenza di Luciano Caramel, nel volume IL METAFORMISMO a cura di Giulia Sillato (Ed. Mondadori), nel volume L’ARTE e il TEMPO – Città EXPO a cura di Giulia Sillato e Giammarco Puntelli (Ed. Mondadori) e nel Catalogo d’Arte Moderna – CAM nr. 47, 48, 49, 50, 51 e 52 Mondadori. www.saveriomagno.
Scrive Giulia Sillato: Magno si interroga non sulle cose, ma sul rapporto tra lo spazio e le cose: inizia sperimentando l’Allineamento spaziale e analizza che, osservando l’oggetto con ciascuno dei due occhi, separatamente, questo si proietta o verso destra o verso sinistra. Nasce la teoria della Tridimensionalità binoculare, originale forma di Astrattismo geometrico, in cui la superficie del quadro si suddivide in campiture di colori diversi: sono i piani spaziali percepiti dall’occhio che, se non unifica la propria visione a quella dell’altro, coglie singolarmente i diversi passaggi di profondità, tutti convergenti verso l’osservatore.
Osserva ad esempio Gianmarco Puntelli: In Magno troviamo la lettura della realtà e del pensiero attraverso linee, colori ed estroflessioni, il tutto a creare quel cosmo di ricerca originale e misurata, una chiave di lettura importante per il periodo contemporaneo del pensiero di Piet Mondrian.
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