DIOCESI – Venerdì 9 giugno, nella seconda giornata del convegno, dopo le lodi arricchite da una meditazione biblica proposta dalla professoressa Rosalba Manes, docente di Teologia Biblica della Pontificia Università Gregoriana, sono iniziati i vari laboratori dedicati a 6 tematiche missionarie:
- La progettazione missionaria diocesana: nuovi compiti per il CMD
- “Discepoli missionari”: per una nuova descrizione della vocazione cristiana
- Rendere missionaria la progettazione pastorale diocesana e parrocchiale
- La comunità rende presente l’amore di Dio. Collaborare per una “comune testimonianza”
- Proporre la fede: il primo annuncio, figura e compito
- Il gruppo di animazione e cooperazione missionaria: come qualificare la formazione?
I partecipanti si sono divisi secondo le tematiche per avviare le attività di gruppo, dopo essere stati introdotti ai laboratori per mezzo di un’efficace presentazione ad opera del prof. don Luciano Meddi, docente di Catechetica Missionaria della Pontificia Università Urbaniana. Tali laboratori, che si sono protratti fin nel tardo pomeriggio, hanno prodotto interessanti valutazioni e proposte per l’attività dei CMD.
La giornata si è poi conclusa con la celebrazione della messa e, dopo cena, con il festoso spettacolo musicale “Only love can” curato dalla Comunità Nuovi Orizzonti.
Sabato 10 giugno la terza e conclusiva giornata si è nuovamente aperta con l’ufficio delle lodi mattutine accompagnate dalla meditazione curata dalla professoressa Rosalba Manes. P. Giulio Albanese, il direttore delle riviste missionarie Popoli e Missione e Il Ponte d’Oro, ha ribadito e sottolineato energicamente l’importanza della divulgazione e della condivisione delle attività di ogni CMD, e la necessità di rendere mediatica la missione con i suoi contenuti, anche per contrastare la povertà e l’aridità culturale che negli ultimi tempi stanno pericolosamente permeando la nostra società.
Quindi tutti i gruppi di studio, che nella giornata precedente avevano lavorato separatamente su sei diverse tematiche, si sono ritrovati insieme per condividere le loro osservazioni e proposte sempre coordinati dal prof. don Luciano Meddi; hanno così dato luogo, in conformità allo stesso titolo del convegno, e in risposta ai sei temi missionari in esame nel giorno precedente, a una progettualità missionaria che tenga presente come linea giuda i contenuti dell’Evangelii Gaudium:
- Avere sempre una visione integrale della missione e lavorare in stretta interazione diocesana
- Restituire centralità alla Parola di Dio ponendo il Vangelo alla base del proprio operato
- Non essere autoreferenziali nelle pastorali diocesane, ma andare incontro ai problemi degli altri e lavorare in rete
- La testimonianza è una relazione con la diversità, e la vita nuova è il contenuto della testimonianza
- Il primo annuncio è una relazione d’amore e quindi comporta un incontro, il recarsi presso l’altro e proprio nell’altro incontrare Gesù
- Dare alla formazione missionaria una dimensione diversificata (contenuti, conoscenze, competenze, relazionalità, etc.), un linguaggio condiviso e un obiettivo comune
Infine una coinvolgente liturgia ha posto termine al convegno, restituendo i direttori e i collaboratori ai propri CMD, con il compito di svolgere un servizio missionario più adeguato alle esigenze della diverse chiese locali.