BRUXELLES – “I recenti risultati elettorali e molti sondaggi segnano una chiara inversione di tendenza nel giudizio dei nostri cittadini sull’Unione europea. Certamente, questo è legato in parte alla ripresa economica, ma non solo. Brexit, le crisi fuori e dentro i nostri confini e i timori dei cittadini per la globalizzazione alimentano la ricerca di protezione attraverso l’unità europea. Non possiamo voltarci dall’altra parte davanti a questa richiesta”. Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, è intervenuto ieri in apertura del Consiglio europeo, convocato per trattare di migrazioni, difesa e divorzio Ue-Regno Unito. Tajani ha avvertito: “Senza soluzioni su sicurezza, immigrazione, disoccupazione o cambiamento climatico, saranno le sirene populiste a colmare il vuoto”. Sulle migrazioni, e portando la pozione dell’Europarlamento, Tajani ha osservato: “Non possiamo continuare a lasciare nelle mani dei trafficanti di esseri umani la gestione dei flussi migratori. Il diritto di asilo, così come la solidarietà, sono parte dei nostri valori fondanti. Ma questo non significa non essere fermi nel contrastare l’immigrazione illegale”. Inoltre: “L’attuale sistema di ripartizione degli oneri ha fallito. Tutte le istituzioni Ue sono chiamate a decidere senza indugio sulla riforma del diritto di asilo” perché “con le regole attuali, pochi Paesi di primo arrivo devono trattare la maggior parte delle domande. È ingiusto lasciare solo a loro questa responsabilità, insieme al controllo del Mediterraneo e ai salvataggi in mare”.