Questo importante passo avanti giunge dopo appena due anni dalla costituzione dell’Ata che ha visto, tra l’altro l’approvazione dei rendiconti di Bilancio 2015 e 2016 con avanzi di gestione e l’affidamento, mediante procedura di evidenza pubblica, dell’incarico per la redazione del Piano d’Ambito. Il documento preliminare nasce da un percorso condiviso che ha visto anche i contributi, tutti di grande qualità e incisività, da parte dei Sindaci, delle associazioni ambientaliste e dei sindacati che hanno chiesto di puntare con forza sul coinvolgimento dei cittadini che devono essere resi protagonisti consapevoli delle scelte e sul recupero e il riuso dei materiali. Suggerite anche l’introduzione di eventuali premialità per le prassi virtuose delle comunità locali, campagne di sensibilizzazione e una collaborazione con l’università di eco design. I rifiuti possono infatti anche costituire una risorsa attraverso l’economia circolare e la riprogettazione dei materiali per creare reddito e nuova occupazione.
Tra i punti affrontanti nell’Ordine del Giorno l’individuazione del Revisore unico dei Conti dell’Ata che è stato sorteggiato nella persona del dott. Stefano Antonini con l’estrazione come supplenti del dott. Francesco Eleuteri e del dott. Giampiero Corradetti.
Al termine dell’Assemblea il Presidente D’Erasmo ha riunito il comitato di coordinamento dei sindaci dell’Ata convocato insieme ai tecnici dell’Ata, all’avv. Ortenzi e ai rappresentanti delle società interessate a gestire il processo di smaltimento e trattamento dei rifiuti al fine di valutare le problematiche concernenti l’affidamento degli impianti in via transitoria prima dell’espletamento della gara pubblica e studiare le soluzioni più appropriate volte ad economizzare al massimo lo smaltimento dei rifiuti nel 2017.