Le origini dell’Azione cattolica “sono riconducibili all’iniziativa del viterbese Mario Fani e del bolognese Giovanni Acquaderni, i quali, nel corso dei primi mesi del 1867, promossero una serie di incontri per creare un soggetto a carattere nazionale nel quale i giovani cattolici potessero identificarsi. Il frutto del serrato confronto si tradusse nell’appello lanciato il 29 giugno dello stesso anno, non a caso nella solennità dei santi Pietro e Paolo, attraverso il quale chiamarono a raccolta la gioventù di tutta la nazione per ‘portar alto e intemerato il glorioso vessillo della religione’, che la società del tempo stava estirpando dal vissuto della popolazione”. Lo ricorda Paolo Trionfini, direttore dell’Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI (Isacem), sul sito di Ac. L’associazione laicale ha avviato i festeggiamenti per il 150° di fondazione durante l’incontro in piazza San Pietro con Papa Francesco lo scorso 30 aprile. “Si tratta – aggiunge Trionfini – del primo testo ufficiale della Società della gioventù cattolica, come venne denominata la nuova forma aggregativa. A questo proclama, dunque, senza introdurre una forzatura in contraddizione con il lungo ‘processo costituente’, si può far risalire l’emersione pubblica dell’iniziativa in gestazione, che finalmente acquisì la visibilità richiesta dallo scopo prefisso”. Per leggere l’articolo di Trionfini: www.azionecattolica.it.