“Di fronte alla tropicalizzazione del clima servono opere strutturali per raccogliere l’acqua nei momenti più piovosi creando bacini aziendali e utilizzando le ex cave e le casse di espansione dei fiumi. Ma occorrono anche interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque”. È quanto sostiene la Coldiretti, commentando i dati Ucea relativi alla seconda decade del mese relativi a temperature bollenti e siccità nel sud Italia “dove le precipitazioni sono risultate in calo del 40% e le temperature massime superiori di 1,7 gradi la media di riferimento a giugno, mentre i temporali al nord hanno aggravato il conto dei danni senza peraltro scalfire una situazione di grave crisi idrica”. “Gli agricoltori italiani – afferma Coldiretti – sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti”. “Non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare”. Proprio per le particolari condizioni climatiche registrate nelle ultime settimane, “il crollo dei raccolti nelle campagne meridionali, dal grano al pomodoro fino alle olive – rileva Coldiretti – mette a rischio gli investimenti avviati per l’annata agraria con una diminuzione del livello occupazionale per il calo delle giornate lavorative offerte dall’agricoltura”.