ACQUAVIVA PICENA – Ad Acquaviva Picena domenica 2 luglio sono state consegnate le Bandiere Arancioni a ventuno comuni delle Marche che si sono distinte per particolari qualità. Ad aprire la manifestazione sono intervenuti i figuranti del Palio del Duca di Acquaviva con i suoi tamburini, sono intervenuti anche i tamburini e le danzatrici di San Ginesio. Presente il vice presidente della Regione Marche Casini e il presidente di “Gusta l’Arancione” Ciabotto. Nelle loro riflessioni hanno espresso soprattutto il desiderio di promuovere le Marche, perché è una Regione che racchiude tante bellezze artistiche, culturali, gastronomiche e paesaggistiche. In particolar modo la vice presidente della Regione Marche Casini ha detto: “ In qualunque progetto intendiamo impegnarci, l’importante è lavorare insieme. Ci sono paesi più interni, tra l’altro spesso i più belli, che hanno ferite gravi dovute al terremoto e che a causa delle continue scosse subiscono rallentamenti. Le Marche hanno tanto da offrire e questo è un brutto momento, ma insieme si può ricostruire, insieme si possono riportare i borghi al loro splendore e anzi migliori di come erano prima del sisma. Ringrazio il dott. Pieroni per quello che sta facendo per le Marche”. Ciabotto ha invece detto: “La novità è stata quella di sospendere per tre anni il percorso per l’ottenimento della Bandiera Arancione, non verranno riesaminati i borghi. La certificazione di quest’anno sarà valida anche per i prossimi tre anni”. La presentazione è stata di Alvin Crescini. Presenti alla manifestazione il sindaco di acquaviva Rosetti, il vice sindaco Balletta, l’assessore al turismo Riga e l’amm.ne comunale, i presidenti delle associazioni acquavivane, i sindaci e i rappresentanti dei paesi premiati e il presidente della provincia D’Erasmo. I borghi premiati sono stati: Acquaviva Picena, Ripatransone,San Ginesio, Sarnano, Genga, Visso, Offagna, Urbisaglia, Ostra, Staffolo, Montecassiano, Pievebovigliana, Montelupone, Monterubbiano, Gradara, Frontino, Mondavio, Mercatello sul Metauro, Corinaldo, Serra San Quirico, Camerino. Ogni rappresentante per i singoli borghi ha espresso desideri per il miglioramento ove necessario e dei ringraziamenti, l’attenzione poi però si è soffermata soprattutto sulla brutta situazione di Visso, colpita più di altri comuni dal terremoto e che ora si torva in difficoltà. La richiesta è stata di non essere indifferenti al paese e ai cittadini che purtroppo si trovano senza casa e lontani del loro territorio. È stato chiesto alle istituzioni di occuparsi della condizione di Visso che è una ricchezza culturale, economica, artistica, gastronomica per tutte le Marche. La grande ferita di Visso colpisce tutta la Regione. Al termine di tutti gli interventi le Marche ne sono uscite come una delle più belle Regioni d’Italia, che purtroppo il sisma ha graffiato, ma nonostante tutto la proverbiale tenacia dei marchigiani rimetterà in piedi. È stato poi reso noto il risultato di un recente studio americano che dice: “Le Marche hanno un ritmo di vita più rispettoso della dignità umana rispetto ad altri luoghi”.
Patrizia Neroni.