GROTTAMMARE – La famiglia Mauro e il Depuratore FFSS, un connubio consolidato e indissolubile. Si tratta di un intreccio durato 70 anni, un vero e proprio impianto di archeologia ferroviaria, che ha rappresentato nel corso dei decenni per Grottammare e l’intera costa adriatica centrale un luogo strategico di rilevanza socio-economica.
Nel 1920 la famiglia Mauro, da Taranto dove lavorava alla costruzione dei primi sommergibili, si trasferì nelle Marche, a Grottammare per avviare il Depuratore delle Acque per le Strade Ferrate della Linea Adriatica, le prime grandi infrastrutture del Piceno, che avviarono la fase di progresso nel nostro territorio.
Il “meccanico” Oronzo Mauro (1887-1961), insieme ai figli, governò l’impianto fino alla fine degli anni ’50, infatti, con l’elettrificazione del maggio 1959 venne attivata sulla tratta tra Pescara e Ancona. Negli anni successivi fu la residenza dei Mauro fino agli anni ’90 quando ne venne cambiata la destinazione d’uso.
Il depuratore è il luogo delle ingegnerie del ‘900 per le numerose attività tra motori, sistemi di pompaggio, idraulica e chimica-fisica dell’acqua. Abbiamo avuto il piacere di rivivere alcuni momenti salienti del racconto degli oltre 70 anni di questo luogo magico, con il prezioso contributo dei nipoti del meccanico Oronzo, l’Ing. Oronzo Mauro e Alessandro Mauro.
Presenti all’incontro di sabato 15 luglio, i consiglieri comunali Talamonti e Lanciotti, con un nutrito gruppo di curiosi e appassionati, accolti dall’entusiasmo di Jessica, Elisa e Ilenia Mauro discendenti dello storico meccanico Oronzo.
Si tratta di una storia che merita di essere conosciuta e approfondita. Un conglomerato di studio della scienza che -promette l’amministrazione comunale attraverso i consiglieri intervenuti all’incontro- merita una giusta valorizzazione.
Ascoltiamo la dichiarazione dell’Ing. Oronzo Mauro:
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