Il passeggio nell’ora d’aria, nello spazio angusto del carcere. Un passo dopo l’altro, lento, tra grate e cemento. Eppure, dove il grigio e il monotono e l’ineluttabilità del sempre uguale sembrano dominare, nasce un fiore, speranza di rinascita.
Il fiore nella crepa
cadenza di passi contati
in uno spazio ristretto
ora d’aria fatta di cemento
grate e ombre nere
pensieri tristi
sotto un cielo azzurro
il grigio sovrasta l’anima
e una crepa si allarga sul muro
come un infarto
un insetto cammina sul grigio
ruggine di chiodi qua e là
sembrano spari
e un rigo di sangue
esce dalla crepa
come ieri
la stessa cadenza
i passi contati
lo spazio sempre uguale
ma vedo spuntare un fiore
nella crepa
vita che da morte nasce
cancella le ombre
con i suoi colori
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