Lo Spirito di Assisi deve continuare. L’impegno a tracciare nel mondo “strade di pace” non può fermarsi e la prossima tappa sarà la città di Bologna. È Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, ad annunciare ad una gremita piazza di Osnabrück che il 32° incontro interreligioso per la pace si terrà nella città di bologna.
Era il 27 ottobre 1986, esattamente 30 anni fa, quando Papa Giovanni Paolo II ha realizzato un grande sogno: invitare i rappresentanti delle varie religioni del mondo ad Assisi, perché si elevasse all’unico Dio un’invocazione di pace. L’invito fu accettato da un centinaio di rappresentanti delle Chiese cristiane e delle principali religioni mondiali. Era la prima volta che si incontravano e si scambiavano un abbraccio di pace. Il mondo li guardò attonito e per un giorno tacquero le armi. Nel suo discorso conclusivo, Giovanni Paolo II esortava: “Continuate a vivere il messaggio della pace, continuate a vivere lo Spirito di Assisi!”. La Comunità di Sant’Egidio ha raccolto l’eredità di quella Giornata ed ha continuato a promuovere ogni anno in una città diversa gli incontri di preghiera per la pace. A Roma (1987 e 1988) ha fatto seguito Varsavia, dal titolo “War never again”, nel settembre 1989, in occasione dei cinquanta anni dall’inizio della seconda guerra mondiale. Quindi gli incontri di Bari, Malta e, nel 1992 quello di Bruxelles sul tema dell’unità europea. Nel 1993 il pellegrinaggio ha fatto sosta a Milano e, negli anni seguenti, ad Assisi e poi a Firenze. Nel 1995 la Comunità di Sant’Egidio scelse Gerusalemme per lanciare lo Spirito di Assisi. E poi, via via negli anni, Palermo, Cipro, Barcellona, Sarajevo e Anversa. Nel trentesimo anniversario, i leader religiosi si sono dati appuntamento di nuovo ad Assisi e all’incontro ha partecipato anche Papa Francesco.