Un hackathon in Vaticano. Ad annunciarlo è stato il padre domenicano Eric Salobir, durante il suo intervento al Seminario internazionale sulla situazione giovanile in preparazione alla XV Assemblea generale ordinaria prevista nell’ottobre del 2018 sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. L’hackathon, evento cui partecipano esperti di diversi settori dell’informatica, da sviluppatori di software a programmatori e grafici, è promosso dal think tank “Optic”, (Order of Preachers for Technology, Information and Communication), di cui lo stesso religioso è fondatore, in collaborazione con diversi Dicasteri vaticani. Parlando sul tema “I giovani e gli scenari futuri dello sviluppo tecnologico”, padre Salobir ha definito l’evento un “concorso di progetti innovativi che metterebbe i circa cento giovani studenti partecipanti in condizione di innovare per conto della Chiesa”. L’hackathon dovrebbe avere luogo il prossimo marzo a Roma. “Affinché il tema della tecnologia venga portata all’attenzione di tutti così come la creatività dei giovani” il religioso ha lanciato la proposta di “presentare i migliori progetti del concorso ai Padri sinodali. Sarebbe – ha detto il domenicano – un bel modo di organizzare, come chiesto dal Santo Padre, un sinodo dei giovani, dai giovani e per i giovani”.
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