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Corea del Nord: “trovare una via di dialogo”

M. Chiara Biagioni

“Non perdere mai la speranza e trovare una porta, anche se piccola, che possa aprire una via di dialogo. La pace è sempre possibile”. È la voce di monsignor Lazzaro You Heung-sik, vescovo di Daejeon e presidente della Commissione “Giustizia e Pace” dei vescovi coreani. Il Sir lo ha raggiunto telefonicamente mentre quattro jet americani F-35B invisibili e 2 bombardieri strategici B-1B hanno simulato un bombardamento strategico nei cieli sudcoreani al confine con la Corea del Nord. Gli aerei Usa sono stati affiancati da quattro F-15K sudcoreani, prima di rientrare alle basi, rispettivamente, in Giappone e a Guam.

Mons. Lazzaro You Heung-sik

“Le esercitazioni – spiega il vescovo – sono un monito e sono maturate perché venerdì scorso la Corea del Nord ha lanciato un missile più potente verso il Pacifico che ha sorvolato il Giappone”. Un lancio che ha messo in allarme tutta la comunità internazionale tanto che il ministero della Difesa di Seul, in un rapporto al Parlamento, ha detto che la Corea del Nord è “vicina alla fase finale” di sviluppo di un missile balistico intercontinentale Icbm.

La questione coreana sarà al centro del 72ª sessione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite che si terrà, dal 19 al 20 settembre, negli Stati Uniti, a New York. Proprio oggi – fa sapere mons. Lazzaro You – il presidente sudcoreano Moon Jae-in è partito per l’Onu dove parlerà domani e dove incontrerà il presidente Trump e il presidente Abe. Un incontro trilaterale tra Stati Uniti, Giappone e Corea del sud”.

Trump e i membri del Consiglio di Sicurezza Onu hanno chiesto alla Corea del Nord di abbandonare il progetto di armamento nucleare e di mostrare “immediatamente un sincero impegno alla denuclearizzazione attraverso azioni concrete”, così si legge in una dichiarazione dell’Onu, per “ridurre le tensioni nella penisola e altrove”.

“Ma Corea del Nord non lo farà mai”, continua a ripetere il vescovo della diocesi di Daejeon,

che mette in guardia tutti dal rischio di non cedere al “gioco delle armi” a cui si sta purtroppo assistendo in questi mesi e in maniera sempre più intensa. Il vescovo lancia appelli alla pace ad una parte e all’altra. “I missili non servono alla pace”, dice alla Corea del Nord, condannando l’ultimo lancio missilistico. A Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud il messaggio è:

“Anche se dite che il dialogo è finito, io vi chiedo di cercare ancora una via di pace, perché al dialogo non ci sono alternative”.

Monsignor Lazzaro fa poi sapere che solo qualche giorno fa, il governo sudcoreano ha provveduto allo stanziamento di 8 milioni di dollari per aiuti umanitari alla Corea del Nord: 4,5 milioni di dollari in cibo e 3,5 milioni in medicine, finalizzati soprattutto alle mamme, ai bambini e alle fasce più deboli della popolazione. “È un segno importante e molto coraggioso”, commenta il vescovo che al termine della telefonata confida di aver fatto arrivare al presidente sudcoreano Moon un messaggio di augurio per il suo viaggio all’Onu. “Gli ho detto che lo ricordo nella Santa Messa, che prego per lui perché abbia la forza della prudenza e del coraggio, che si lasci guidare da Maria”.