Comincia oggi la fase sperimentale di “Selfie”, lo strumento Ue che sarà a disposizione delle scuole per verificare il proprio livello di performance nel settore del digitale. “Selfie” è qui usato come acronimo di una dicitura inglese che spiega l’obiettivo dello strumento: compiere una “auto-valutazione” per misurare quanto le proposte utilizzate nei percorsi di apprendimento proposti facciano adeguato uso delle tecnologie digitali. Lo strumento dovrebbe aiutare a identificare i punti di forza e le lacune da colmare rispetto ad alcuni criteri che definiscono l’insegnamento e l’apprendimento digitale (quindi non nell’ambito amministrativo). Saranno 600 scuole di 14 Paesi europei a sperimentare lo strumento in questi mesi; sarà quindi perfezionato e messo a disposizione di tutte le scuole interessate nei primi mesi del 2018. “La conoscenza digitale è indispensabile nel mondo di oggi e nel futuro, se si tiene conto che 9 professioni su 10 richiederanno competenze digitali” ha spiegato il commissario Ue per l’istruzione e la cultura Tibor Navracsics. “Competenze digitali sono vitali per garantire alle persone la capacità di usare le nuove tecnologie in modo sicuro e responsabile” e quindi è compito delle scuole “essere pronte ad attrezzare i propri alunni fin dall’inizio”. Selfie nasce da una collaborazione tra il Centro di ricerca della Commissione europea (Jrc) e la Direzione generale per l’istruzione, la gioventù, lo sport e la cultura della stessa Commissione.

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