DIOCESI – “In occasione della Giornata per la Custodia del Creato , siamo lieti di invitarvi ad un incontro per camminare insieme, uniti dalla medesima preoccupazione per il creato di Dio e riconoscendo che la terra è un bene in comune”. Con queste parole il direttore dell’ufficio della pastorale del lavoro, Franco Veccia, inizia la sua lettera d’invito in occasione della dodicesima “giornata per la custodia del creato” che quest’anno avrà come tema “Viaggiatori sulla terra di Dio”.
L’appuntamento è previsto per sabato 7 Ottobre alle ore 9,30 presso il punto informativo dell’Associazione Albergatori Riviera delle Palme, sul lungomare Marconi n.39 (ex Camping) a San Benedetto del Tronto.
Veccia afferma: “Come esprime efficacemente Papa Francesco, nell’Enciclica Laudato Si’: “Tutto l’universo materiale è un linguaggio dell’amore di Dio, del suo affetto smisurato per noi. Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio” (n. 84). La misericordia graziosa di Dio ha la sua prima espressione proprio nel gesto creativo che ci colloca sulla terra, donandocela come giardino da coltivare e custodire.
Tuttavia, “nel frattempo”, la storia del mondo presenta una situazione molto diversa. Ci rivela uno scenario moralmente decadente, dove i nostri atteggiamenti e comportamenti nei confronti del creato offuscano la vocazione ad essere collaboratori di Dio. La nostra tendenza a spezzare i delicati ed equilibrati ecosistemi del mondo, l’insaziabile desiderio di manipolare e controllare le limitate risorse del pianeta, l’avidità nel trarre dal mercato profitti illimitati: tutto questo ci ha alienato dal disegno originale della creazione. Non rispettiamo più la natura come un dono condiviso; la consideriamo invece un possesso privato. Non ci rapportiamo più con la natura per sostenerla; spadroneggiamo piuttosto su di essa per alimentare le nostre strutture.
Le conseguenze di questa visione del mondo alternativa sono tragiche e durevoli. L’ambiente umano e quello naturale si stanno deteriorando insieme, e tale deterioramento del pianeta grava sulle persone più vulnerabili. L’impatto dei cambiamenti climatici si ripercuote, innanzitutto, su quanti vivono poveramente in ogni angolo del globo.
Il nostro dovere a usare responsabilmente dei beni della terra implica il riconoscimento e il rispetto di ogni persona e di tutte le creature viventi. La chiamata e la sfida urgenti a prenderci cura del creato costituiscono un invito per tutta l’umanità ad adoperarsi per uno sviluppo sostenibile e integrale.
Saremo lieti di condividere con voi il cammino per rendere grazie al benevolo Creatore per il magnifico dono del creato e impegnarci insieme a custodirlo e preservarlo per il bene delle generazioni future.
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