“I dati diffusi ieri dall’Istat sono preoccupanti: si stima che il giro d’affari della prostituzione sia pari a 3,6 miliardi di euro (poco meno del 25% dell’insieme delle attività illegali)”: è il commento di Giovanni Paolo Ramonda , presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23), l’associazione, fondata da don Oreste Benzi, che da sempre combatte contro la cultura della prostituzione. “Questo dato dimostra come quella del racket della prostituzione sia una delle principali emergenze sociali e criminali – prosegue Ramonda -. Un giro d’affari enorme che presuppone la riduzione in schiavitù di centomila ragazze, spesso minorenni. Chiediamo al Parlamento e al Governo un atto di coraggio: occorre una legge per fermare questa moderna forma di schiavitù”.
La Comunità Papa Giovanni XXIII promuove, insieme ad un cartello di associazioni, l’iniziativa “Questo è il mio Corpo”, campagna di liberazione per le vittime della tratta e della prostituzione. La proposta, ispirata al modello nordico, ha l’obiettivo di ridurre sensibilmente il fenomeno colpendo la domanda e multando i clienti delle persone che si prostituiscono.
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