Finalmente i nomi delle vittime e delle imbarcazioni affondate sono tornati ad essere chiaramente leggibili grazie ad un paziente intervento di restauro condotto dai membri dell’Associazione pescatori sambenedettesi con il supporto dell’Amministrazione comunale.
“I rappresentanti dell’associazione mi hanno proposto di intervenire direttamente per ridare decoro alle lapidi sbiadite dal tempo e dalle intemperie – spiega l’assessore alle politiche del mare Filippo Olivieri – e, poiché tra i principi che ispirano il nostro impegno pubblico, c’è la collaborazione tra volontariato e ente pubblico, abbiamo subito aderito. L’entusiasmo di soci e volontari che si sono adoperati per raggiungere questo risultato è stato ammirevole. Con la consigliera Mariadele Girolami ci siamo attivati presso gli uffici comunali competenti e la Capitaneria di porto per ottenere i permessi del caso. Mariadele poi si è spesa in prima persona collaborando all’operazione e voglio ringraziarla per questa disponibilità. Per me questa operazione ha un valore particolare – conclude Olivieri – non solo per le deleghe che amministro ma perché tra quei nomi ci sono due miei zii periti nella sciagura del Malfizia”.