L’iniziativa di Dio è sempre gratuita: “non chiede nulla in contraccambio”: “soltanto amore, fedeltà, come Lui è amore e Lui è fedele”.
Lo ha sottolineato Papa Francesco nell’omelia della Messa celebrata ieri mattina a Casa Santa Marta. Commentando la parabola evangelica dell’invito al banchetto di poveri, storpi, buoni e cattivi, dopo il diniego dei primi invitati, il Papa, riferisce Radio Vaticana, ha evidenziato che “la salvezza non si compra, semplicemente si entra nel banchetto”. Quelli che, però, non sono disposti ad entrare nel banchetto, “si sentono sicuri”, “salvi a loro modo fuori dal banchetto”: “Hanno perso il senso della gratuità – spiega Francesco – ‘il senso dell’amore’”. “Hanno perso – aggiunge – una cosa più grande e più bella ancora e questo è molto brutto: hanno perso la capacità di sentirsi amati”. “E quando tu perdi – non dico la capacità di amare, perché quella si recupera – la capacità di sentirti amato non c’è speranza, hai perso tutto”. “Dobbiamo pensare davanti a questo Signore: ‘Perché io vi dico, io voglio che la mia casa si riempia’ – il monito del Pontefice -. Questo Signore che è tanto grande, che è tanto amoroso, che nella sua gratuità vuole riempire la casa. Chiediamo al Signore che ci salvi dal perdere la capacità di sentirsi amati”. E se non si capisce la gratuità dell’invito di Dio “non si capisce nulla”, ha proseguito Francesco: “Il biglietto di entrata è essere ammalato, è essere povero, è essere peccatore… Questi (così) ti lasciano entrare, questo è il biglietto di entrata: essere bisognoso sia nel corpo sia nell’anima. Ma, per il bisogno di cura, di guarigione, avere bisogno di amore…”.
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