Non c’è da stupirsi se accadono casi di disagio, ci sono sempre stati, dice padre Crea. “Oggi però – ha proseguito il padre comboniano, parlando ai 120 superiori presenti all’incontro di Salerno – il contesto culturale e anche l’uso a volte smodato dei social stanno facendo emergere picchi di contabilità malata, affettività sfasata e tutto un sottobosco di altri comportamenti trasgressivi che talvolta evolvono verso vere e proprie patologie gravi o gravissime, come nel caso della pedofilia”.
Bisogna però tener presente, nei casi di disagio, ha aggiunto padre Crea, che spesso ci sono molti segnali che possono essere intercettati prima che esplodano i problemi. E qui si inserisce l’aspetto dell’accompagnamento: “Bisogna pensare che la malattia evolve, che c’è un prima e ci può essere un dopo e che, se tutto viene vissuto in un contesto di formazione permanente, può diventare occasione di crescita”. In ogni caso – ha chiarito il comboniano – “spetta al superiore maggiore e anche alla comunità un costante monitoraggio anche per evitare che il disagio si trasformi in qualcosa di molto più grave”.