DIOCESI – «Ecco l’importante nella vita: aver visto una volta qualcosa, aver sentito una cosa tanto grande, tanto magnifica che ogni altra sia un nulla al suo confronto e anche se si dimenticasse tutto il resto, quella non la si dimenticherebbe mai più» (S. Kierkegaard, Diario 1837, II A 58).
La mia passione è l’Amicizia con Gesù perché in questa Amicizia mi si è rivelato e sempre mi si rivela un amore senza misura per me, una cura, una presenza continua. È un’amicizia quella con Gesù che cambia tutto ed è in grado di rendere più luminose tutte le altre amicizie, tutte le altre esperienze che posso fare nella vita!
Partiamo dalla riflessione di don Gian Luca Rosati per comprendere la bellezza e l’autenticità dell’incontro diocesano dei giovanissimi di AC, tenutosi giovedì 9 novembre 2017, presso la parrocchia Regina Pacis.
La “passione” è stata il filo conduttore di questo momento formativo, con lo specifico richiamo all’impegno che quotidianamente mettiamo nel lavoro, nello studio, nel servizio associativo e che, da 150 anni, caratterizza l’associazione, della quale tutti siamo testimoni e protagonisti. La vita associativa e la responsabilità si fondano proprio su questa passione, che alimenta l’impegno, fa gioire nei momenti più ricchi e sprona in quelli di maggiore difficoltà.
I protagonisti indiscussi della serata sono stati gli oltre 150 giovani che attraverso il coinvolgimento di due amici e sostenitori dell’AC, ovvero, del vescovo Carlo e di suor Sara, hanno sperimentato insieme le proprie passioni. Attraverso la celebre “intervista doppia” i due ospiti si sono messi piacevolmente in gioco. Attraverso la proiezione del video hanno parlato delle proprie passioni condividendole con i giovanissimi e con tutta la diocesi, grazie alla nostra testata diocesana L’Ancora on-line.
L’obiettivo della serata è stato quello di promuovere e coltivare le proprie passioni, per cercare di vivere con coraggio e con determinazione la quotidianità, scegliendo di spingersi oltre “quell’impossibile” per guardare lontano, senza paura, coltivando le proprie fragilità per trasformarle in opportunità. Con Gesù che cambia tutto ed è in grado di rendere più luminose tutte le vie, anche le più buie e le più nascoste. I giovanissimi ci hanno dato una grande opportunità, hanno scelto di ascoltare la nostra proposta. C’è una grande speranza che cresce, perché chi “rischia” di scommettere sui giovani non è mai perduto, impariamo a camminare insieme a loro.
Cari giovani abbiate il coraggio di vivere ogni istante della vostra vita, ogni istante delle vostre passioni.
Vi auguriamo di vivere ogni istante dei vostre paure, perché il fallimento non è mai definitivo. Imparate a guardare lontano, sempre.
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