Il nostro invito a donare – dichiara Andrea Giussani Presidente della Fondazione Banco Alimentare – è sempre stato guidato dalla consapevolezza di dare risposte alla povertà materiale. I tempi difficili e l’esperienza della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare hanno reso più evidente che è diminuita la distanza e ridotto il confine tra “chi dona” e “chi riceve”, rimescolando talvolta ruoli e sensibilità sociali ed umane.
In leggera flessione rispetto all’anno precedente, nella Regione Marche sono stati donate 221,1 tonnellate di generi alimentari (rispetto alle 230 tonnellate dell’edizione 2016), mentre la provincia di Ascoli Piceno registra 28,2 tonnellate (rispetto alle 31 dello scorso anno), raccolte in 56 punti vendita (di cui una trentina in Riviera) e stoccate nel Magazzino di San Benedetto del Tronto. I negozi che hanno aderito all’iniziativa si riconfermano gli stessi dello scorso anno, compreso un supermercato di Acquasanta, che torna a partecipare dopo il sisma del 2016. Il cibo a lunga conservazione sarà distribuito nelle strutture caritative locali come mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà e centri d’accoglienza.
Alcune delle persone aiutate continuativamente durante l’anno dalla consegna di alimenti recuperati dal Banco Alimentare Marche Sud, hanno prestato la loro opera di volontariato, impegnando il proprio tempo davanti ai supermercati. Anche i detenuti del carcere di Marino del Tronto hanno partecipato, ottenendo rilevanti risultati di alimenti raccolti. In condizioni sociale, di fede e di etnia diversa, i volontari hanno reso concreto e operativo l’invito che il Papa ha lanciato alla Giornata Mondiale dei Poveri, quando ha ricordato di non amare “a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità”, in una atmosfera diffusa di festa.
La Giornata della Colletta Alimentare è stata, ancora una volta, la risposta più vasta e popolare di chi opera silenziosamente, tutto l’anno, contro l’indigenza, ponendosi una seria domanda sulla dignità umana, messa spesso in discussione dalle gravi condizioni di povertà assoluta.
L’invito per tutti è a tener viva la scintilla, cercando occasioni di carità nella vita quotidiana e restando vicini all’opera del Banco Alimentare, attraverso l’informazione, la collaborazione ed il sostegno economico.