DIOCESI – “Abbiamo appena celebrato la festa solenne di Cristo Re dell’universo e ci stiamo preparando ad entrare nel tempo d’Avvento. Vorrei soffermarsi sul tempo, sul modo con cui noi viviamo dentro il tempo”.
Con queste parole il Vescovo Carlo Bresciani ha aperto ieri, lunedì 27 novembre, presso il centro pastorale di San Benedetto del Tronto, il momento di riflessione introduttivo per l’incontro del consiglio pastorale diocesano.
Vescovo Bresciani (trascrizione n.d.r.): Cristianamente noi pensiamo che ogni tempo è il tempo di Dio, cioè è un tempo. certo riempito da tante attività, da tante preoccupazioni, etc.
L’Avvento ci sollecita a vedere in tutto quello che nel tempo noi incontriamo, come in qualche modo una presenza di Dio che ci chiama.
La santificazione del tempo che non è tanto di riempire il tempo di preghiere, cosa che certamente sta anche bene, ma la santificazione del tempo non è soltanto il tempo della preghiera, non è soltanto il tempo liturgico, non è soltanto il tempo nel quale noi leggiamo la Parola di Dio ma è anche quel tempo della quotidianità dove noi siamo chiamati a rendere presente Dio e a vivere a cospetto di Dio ogni momento della nostra vita.
Vivere a cospetto di Dio vuol dire, rendere quel tempo che Dio ci dona, un tempo che noi costruiamo per noi e per quanto possibile anche per gli altri, la nostra relazione con Dio. Dio ci chiama non in maniera straordinaria ed eccezionale, ma ci chiama attraverso quello che ci capita.
Come Dio ci chiama? attraverso quel tanto di bene che noi possiamo inserire nelle situazioni concrete della nostra vita. Quando noi celebriamo l’Avvento e diciamo che Dio viene nel mondo, forse siamo più abituati a pensare: viene nel mondo, è venuto a Nazareth è venuto nel mondo attraverso la liturgia.
Dobbiamo avere presente invece che Dio viene nel mondo anche attraverso quello che capita nel mondo che non vuol dire che è sempre positivo quello che capita nel mondo. Viene nel mondo perchè chiamato a costruire dentro questo mondo, quella volontà di Dio, quella positività del regno di Dio che da cristiani siamo chiamati a portare.
Come consiglio pastorale diocesano ci preoccupa come costruire il regno di Dio nella nostra realtà, a partire dalla quotidianità. Non dobbiamo aspettarci Dio presente nelle cose eccezionali, a volte c’è, ma se lo pensiamo presente soltanto nelle cose eccezionali, siamo lontani da quello che noi chiamiamo incarnazione.
Preparandoci a vivere l’Avvento siamo chiamati un pò tutti a chiederci: come è l’utilizzo del tempo nella mia vita?
Come le tante attività della mia vita le rendo momento di santificazione mia e del mondo?
Santificazione mia! cosa vivo nelle tante realtà della mia vita? Vivo l’incontro con Dio o vivo altro? Costruisco il volere di Dio o costruisco altro? Questa è la dinamica dell’incarnazione, allora, questa sollecitazione che prendiamo avviandoci verso l’Avvento è esattamente per prepararci giorno per giorno a quell’incontro con il Signore, a scoprire la possibilità dell’incontro con il Signore dentro la quotidianità della vita, perchè questa è l’incarnazione.
Che cos’è l’attività pastorale se non costruire il tempo di Dio o portare a scoprire il tempo di Dio dentro il tempo dell’uomo. La pastorale è cercare di individuare e di portare a vivere il tempo di Dio dentro la quotidianità: dalla preghiera, alla liturgia, alla catechesi”.
Al termine dell’intervento del Vescovo Bresciani ha preso la parola il segretario del consiglio pastorale diocesano, Adamo Di Giacinti, che ha illustrato i punti all’ordine del giorno:
– Il cammino della fede, raccontalo a tuo figlio: breve verifica della presentazione dell’anno pastorale, avvio delle collaborazioni pastorali, proposta di sussidi.
– Evangelizzazione e catechesi: verifica delle prassi e possibili progetti per il futuro (iniziazione cristiana, catechesi adulti, preparazione catechisti, coinvolgimento delle famiglie.)
Al termine dell’incontro il Vescovo ha ringraziato tutti i presenti per la preziosa collaborazione.
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