ACQUAVIVA PICENA – Ad Acquaviva Picena martedì 5 dicembre Sua Eccellenza Monsignor Carlo Bresciani vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto ha celebrato la santa Messa della vigilia della festa del Patrono san Niccolò. Prima della Santa Messa la comunità ha onorato il Patrono con una solenne processione con il busto del Santo. La Celebrazione Eucaristica è stata animata dai cresimandi che si sono presentati al vescovo Carlo e nelle preghiere hanno ricordato il Papa, il vescovo, il loro desiderio di ricevere il Sacramento della Confermazione, i malati e la comunità di Acquaviva.
Durante la Messa è stato ricordato anche don Angelo, per più di quaranta anni parroco in Acquaviva. Dei canti per la Celebrazione se ne sono occupati i cori parrocchiali riuniti. La Messa è stata concelebrata da don Alfredo e padre Claudio del convento degli agostiniani. Nell’omelia il vescovo rivolgendosi ai presenti e in modo particolare ai cresimandi ha detto: “Essere cristiani solo a parole è inutile, bisogna impegnarsi a compiere le opere di carità. Dobbiamo essere attenti ai bisogni dei più poveri, degli emarginati, di chi ci è accanto. Amare Dio solo a parole non serve a niente, non serve al Signore, non serve a noi. Cari ragazzi voi desiderate ricevere la Cresima, ma ricordate che il Sacramento da solo non salva, deve essere accompagnato dalle buone opere per salvarci. Anche il diavolo sa che Dio esiste, ne è convinto, lo conosce bene, ma non compie opere di carità. Se i vostri genitori vi dicessero che vi vogliono bene, ma poi non fanno niente per voi? Pensereste che vi vogliono bene? Se i coniugi si ripetono continuamente che si amano, ma poi nessuno aiuta e sostiene l’altro? A cosa servono tutte quelle belle parole? Dimostriamoci quindi buoni cristiani amando il Signore a parole e soprattutto con le opere a Lui gradite”.
Al termine della Messa al vescovo Carlo, al sindaco Rosetti, al vice sindaco Balletta e al Comandante Maresciallo della stazione dei Carabinieri Sansiveri è stato donato un dipinto raffigurante san Niccolò. Alle ore 19:30 in piazza san Niccolò è stata accesa la tradizionale “fochera” in onore del Patrono, benedetta dal vescovo Carlo.
A tutti i presenti è stato offerto vin brulé e fave mentre ad allietare la serata di festa sono intervenuti i “Cantori di sant’Antonio” dell’Associazione san Francesco che hanno intonato, al suono degli organetti, i canti della tradizione folkloristica popolare locale. Anche i fuochi d’artificio hanno contribuito a rendere la vigilia di san Niccolò indimenticabile.
Patrizia Neroni.