Don Luciano Paolucci Bedini, nuovo vescovo di Gubbio, ha deciso di fare il suo ingresso nella diocesi a lui affidata da semplice pellegrino. Esiste Infatti un cammino che da Assisi conduce alla città Eugubina che fu percorso a suo tempo da San Francesco e dai suoi compagni. Pochi forse sanno che la prima comunità Francescana stanziale è nata proprio a Gubbio nella chiesa detta della “Vittorina”, luogo forse più famoso per la leggenda che vide il lupo ammansito dal Santo. Con questo stesso spirito di fraternità e semplicità don Luciano ha pensato di cominciare il suo nuovo servizio come sessantesimo successore di Sant’Ubaldo. Durante un cammino a piedi, della durata di tre giorni, il vescovo eletto ha potuto incontrare varie realtà della nuova diocesi quali famiglie, giovani, ed alcuni religiosi.
Il presule è stato accompagnato da alcuni collaboratori dell’equipe pastorale diocesana, che hanno scandito il tragitto con momenti di preghiera e riflessioni spirituali. Nell’ultima porzione di cammino si sono aggiunti anche i seminaristi del terzo biennio del Seminario Regionale di Ancona di cui don Luciano era formatore. La giornata di sabato 2 dicembre che era da calendario dedicata per i ragazzi al ritiro, è stata ugualmente vissuta con questo spirito, poiché il vescovo eletto ha proposto loro una meditazione collegata al loro cammino di formazione, prima di iniziare la camminata.
I boschi, la natura, la bellezza delle montagne, sicuramente sono state un aiuto alla preghiera personale. Arrivati poi in vista della città di Gubbio, è avvenuta anche la consegna simbolica dell’ anello episcopale che la comunità del seminario a deciso di regalare a don Luciano, a ricordo degli anni passati insieme e della stima ed affetto nei suoi confronti. Un momento molto commovente perché ha sottolineato in un certo senso il passaggio da un servizio all’altro, in seno alla dimensione ecclesiale. L’accoglienza degli Eugubini è culminata nella suddetta chiesa francescana della Vittorina dove il nuovo vescovo ha abbracciato e benedetto la porzione di popolo affidata alla sua cura.
Tutta la comunità del Seminario delle Marche continua a sostenere con l’affetto e la preghiera don Luciano, nella certezza che il suo ministero episcopale sarà fecondo e motivo di gratitudine al Signore per tante persone.