“Il lavoro dà dignità, d’altronde anche Giuseppe con il suo lavoro ha sostenuto la famiglia di Nazareth”. E’ nelle parole di don Nazzareno Gaspari il pieno significato della cerimonia inaugurale della nuova fabbrica Tod’s costruita in tempi record a Pescara del Tronto, la frazione di Arquata duramente colpita dal terremoto del 24 agosto. Ricordiamo che molte persone di Arquata, durante questi mesi, sono state ospitate nella diocesi di San Benedetto del Tronto.
“L’apertura di questo stabilimento – ha proseguito Don Nazzareno – è un segno importante per tutta la comunità e quindi invoco la benedizione per la famiglia Della Valle, per tutti coloro che hanno reso possibile ciò e per chi vi lavorerà”.
Personalità delle grandi occasioni per il taglio del nastro, alle 11, davanti allo stabilimento situato sulla Salaria, proprio accanto al villaggio SAE che ospita le famiglie del territorio rimaste senza casa. Anche il presidente del Consiglio Gentiloni e la commissaria straordinaria alla ricostruzione, De Micheli, al taglio del nastro che ha visto la partecipazione del vescovo di Ascoli, monsignor Giovanni D’Ercole, del sindaco di Arquata Petrucci, e delle innumerevoli autorità regionali e provinciali giunte sul posto. A fare gli onori di casa i fratelli Della Valle, Diego ed Andrea, che hanno guidato gli ospiti nei locali della fabbrica dotata di tutte le attrezzature per avviare la produzione della prima scarpa del gruppo che porterà il nome di “Arquata”. Cinquanta le persone del posto impiegate ed a gennaio altri 50 i lavoratori a regime. Diego Della Valle ha garantito il proprio impegno affinché altri imprenditori facciano lo stesso sul territorio. “Questo è un momento importante per tutti, soprattutto per le persone che ci lavorano. – ci ha detto dopo la cerimonia l’imprenditore marchigiano – Sono tutti giovani. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare e come gruppo importante di questa regione siamo venuti qui ed abbiamo portato lavoro che è ciò che questa gente chiede. Qui non vogliono regali, vogliono poter lavorare ed avere una vita dignitosa. Quindi tentiamo di aiutarli e simili operazioni non vanno considerate come gesti eroici. E’ una fabbrica che produce lavoro, produce reddito. Speriamo poi di convincere altri amici imprenditori a venire perché con un po’ di insediamenti come questi togliamo il problema del futuro del lavoro dei ragazzi di questo territorio che di disgrazie e problemi ne hanno visti già tanti. Quindi da gennaio cominciamo a portare qui un po’ di amici e speriamo tra un anno di vedere qui la nascita di altre fabbriche così. E’ Natale me lo auguro, io sono propositivo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il fratello, Andrea Della Valle che incontriamo all’uscita cordiale e gentile con tutti. “Finalmente abbiamo realizzato questo progetto – ci dice Della Valle -. In quattro mesi siamo riusciti a fare l’azienda. Undici mesi complessivi per il progetto. I ragazzi sono stati formati per la prima volta grazie al supporto di tutti i tecnici della Tods si sono messi a disposizione. Nel nostro mondo dell’alta qualità del made in Italy è stato bello curare la preparazione di questi giovani molti dei quali non avevano un lavoro, una bella impresa. Quando c’è la volontà di tutti, la voglia delle nuove generazioni di lavorare e il nostro impegno nel dare questa opportunità si va avanti bene. Anche qui la politica ci ha dato una grande mano una volta compresa l’importanza del progetto. Questa è una zona piena di persone che hanno voglia di tornare a vivere qua. Proveremo a convincere altri imprenditori ad arrivare in questi territori che non devono essere dimenticati. Noi siamo ottimisti e ci faremo portavoce di altri progetti con altri amici imprenditori”. Ma i lavoratori marchigiani hanno una marcia in più? “Il marchigiano, come tanti italiani, innanzitutto non si lamenta neanche nei momenti bui, lavora a testa bassa, è umile non perde mai la dignità ed ha tante qualità, soprattutto è un grande lavoratore. Soprattutto nei momenti di difficoltà che ci sono stati in tanti anni si è sempre rimboccato le maniche, non chiede niente a nessuno e cerca di uscire dai problemi con le sue sole proprie forze. E questa è una virtù e questo fa parte del tessuto sociale italiano, ma questa regione è speciale. Torneremo comunque qui a controllare nel tempo che ci permette nonostante giriamo il mondo mi piacerà rivedere la seconda fase di come hanno appreso bene la qualità del prodotto fatto a amano. Saranno assistiti dai nostri tecnici, questo per noi è un bambino che deve crescere”. Un plotone di giornalisti alla cerimonia inaugurale. A seguire l’evento anche lo staff dell’emittente diocesana Radio Ascoli. Entusiasta per il nuovo insediamento ed il fatto che si continui a parlare della cittadina il sindaco di Arquata Aleandro Petrucci. “Una giornata importante per Arquata e per il territorio, l’unica fabbrica che c’è per Arquata, in futuro non lo sappiamo cosa accadrà e ci auguriamo che altre aziende possano fare lo stesso. Perché qui c’è spazio per altri dieci aziende, ci sono altri 10-15 mila metri quadri disponibili per altre iniziative analoghe”.