Gesù “rinasce ogni giorno, anche oggi nei nostri cuori e lo ha fatto in modo particolare proprio in voi che avete deciso di cambiare vita dopo un periodo drammatico delle vostre esistenze segnato dalle dipendenze”. Il Natale dunque “si rinnova sempre in noi perché il Signore vuole farci rinascere con lui a una vita che sia degna di essere vissuta”. Così il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, nell’omelia della Messa di Natale presieduta ieri sera nella sede centrale del Centro italiano di solidarietà don Mario Picchi (Ceis) di Roma. Alla celebrazione hanno partecipato i ragazzi delle comunità terapeutiche, le donne con bambini in difficoltà, i rifugiati politici ospiti del Centro insieme con i loro familiari e gli operatori delle diverse strutture. Presente, tra gli altri, il sindaco di Roma Virginia Raggi. “Per vivere il Natale di Gesù – ha spiegato il card. Parolin – bisogna essere umili e aprirsi all’altro” ma “come fare in una società in cui la diffidenza verso lo straniero aumenta sempre di più?”. “Questa chiusura a volte, purtroppo, non avviene soltanto all’esterno, ma inizia già tra le mura domestiche – ha osservato -. Tra di voi ci sono donne che sono state vittime di violenze indicibili commesse proprio dai vostri ex fidanzati ed ex mariti e portate sulla vostra pelle e nel vostro animo queste immani sofferenze. Siete testimoni di quel Vangelo della sofferenza di cui ci ha parlato con la sua stessa vita San Giovanni Paolo II”.
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