Domenica 31 dicembre nella parrocchia di san Niccolò di Acquaviva Picena a tutte le Messe il parroco don Alfredo ha invitato le coppie di sposi a recitare insieme una preghiera, dopodiché ha benedetto loro le fedi nuziali. In particolar modo nella Celebrazione Eucaristica delle 11:15, presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Gervasio Gestori vescovo emerito, sono state invitate le coppie che hanno raggiunto nell’anno 2017 il primo, il decimo, il ventesimo, il venticinquesimo, il trentesimo, il quarantesimo, il cinquantesimo anniversario di matrimonio. Il vescovo Gervasio nell’omelia ha invitato i presenti a riflettere sul Sacramento del Matrimonio: “ La seconda lettura di oggi ci raccomanda di essere riconoscenti, voi sposi siate riconoscenti verso il Signore che vi ha fatto incontrare e vi ha unito nel Sacro Vincolo del Matrimonio e che sempre vi accompagna soprattutto nei momenti di difficoltà e siate riconoscenti anche con chi vi è accanto. Ogni giorno ricordatevi della Grazia del vostro incontro, del vostro cammino comune, siate buoni compagni di viaggio l’uno per l’altra. Sostenetevi a vicenda, non giudicatevi, ma correggetevi con pazienza, la pazienza non è da confondersi con la passività. La pazienza sopporta con carità i difetti dell’altro, la pazienza aiuta a camminare insieme nel reciproco rispetto. Camminate insieme con generosa attenzione e donazione gratuita. Alle belle parole di Papa Francesco: grazie, scusa, permesso, io aggiungerei: amabilità. Amabilità e tenerezza guidino i vostri passi nel matrimonio. Usate cortesia, non cercate di prevaricare, non abbiate invidia l’un per l’altra, ma prendetevi cura reciprocamente, aiutate il più fragile, parlate insieme, confrontatevi continuamente, chissà quante volte Maria e Giuseppe avranno parlato quando erano in cammino verso Betlemme, quando andavano al Tempio, in Egitto, tornando a Nazareth. Camminate ogni giorno nella fiducia nel Signore che vi guida e vi protegge, camminate con la fiducia dell’uno verso l’altra, tornate a scegliervi come la prima volta, gustate il piacere di appartenervi, riscoprite l’importanza degli sguardi, dei sorrisi, non siate arroganti e non fatevi trascinare dalla corrente di questa società odierna che cerca di eliminare la famiglia con la falsa concezione che il matrimonio toglie la libertà, toglie la gioia, quando invece è tutto il contrario. La vita insieme dona la felicità autentica, porta alla santità, non ci si salva da soli. Il matrimonio è vocazione, la famiglia così come la coppia di sposi è missionaria nel mondo. Il Signore vi è vicino e illumina il vostro insieme”. Al termine della Messa è stato cantato il “Te Deum”, ringraziando il Padre dell’anno trascorso, sia per le gioie che per le prove.