“La cannabis si conferma la sostanza psicoattiva illegale più diffusa. Quasi un terzo dei 15-19enni (32,4%, circa 804mila), l’ha utilizzata almeno una volta nella vita, il 25,8% (circa 640mila) ne ha fatto uso nell’ultimo anno. Dato confermato anche dalla Relazione al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze dove si rileva che i quantitativi di sostanza sequestrati corrispondono a più del 90 per cento del totale dei sequestri e le segnalazioni per detenzione di cannabis per uso personale rappresentano l’80 per cento dei casi”, afferma Sabrina Molinaro dell’Ifc-Cnr e coordinatrice dello studio Espad. La spice, al secondo posto per utilizzo, spiega ancora l’esperta, è “un cannabinoide sintetico che riproduce gli effetti della cannabis, particolarmente reperibile sul web: ne ha fatto uso l’11% (circa 275mila ragazzi) almeno una volta nella vita e il 35,5% di questi (circa 98mila) lo ha fatto 10 volte o più”. Un dato preoccupante, “poiché gli effetti sulla salute non sono ancora ben noti ed è quindi ancor più pericolosa”. Nei consumi seguono poi le Nps (New Psychoactive Substance – Nuove sostanze psicoattive), la cocaina, stimolanti e allucinogeni, mentre l’eroina è la sostanza meno diffusa”. Quasi 20 mila le donne in trattamento presso i Servizi per le dipendenze per uso di oppiacei, cocaina e cannabis. Denunce e arresti al femminile costituiscono il 7% del totale.