La religiosa spiega: “La Giornata dell’infanzia missionaria nasce con il proposito di avere un giorno specifico durante l’anno in cui coinvolgere in modo speciale i bambini in tutti i Paesi del mondo. Si celebra in periodi e forme diverse, a seconda del calendario e dei contesti, con lo scopo di educarli allo spirito missionario di attenzione agli altri bambini, attraverso la preghiera, le offerte, la condivisione”.
Suor Roberta ricorda che “oggi in molte parti del mondo l’infanzia è violata, abusata, sfruttata. La Pontificia Opera dell’infanzia missionaria riceve richieste di aiuti e sussidi da tutto il mondo, la maggior parte per l’istruzione scolastica. Infatti soprattutto in Africa le scuole sono poche o molto lontane da insediamenti umani e i bambini devono spostarsi per molti chilometri al giorno per frequentarle”. Oltre al cruciale settore dell’istruzione, l’Opera interviene in ambiti come la protezione della vita (cure sanitarie, nutrizione, accoglienza) e l’educazione cristiana.
L’Opera dell’infanzia missionaria fu avviata nel 1843 da mons. Toussaint de Forbin-Janson, vescovo di Nancy, per educare i fanciulli allo spirito missionario. Nel 2018 ricorrono i 175 anni di fondazione. Secondo gli ultimi dati forniti a Fides, nel 2016 l’Opera della santa infanzia ha erogato sussidi a 2.621 progetti, nei cinque continenti, per un totale di 15,6 milioni di dollari.