“Fare il bene senza calcoli, anche se nessuno ce lo chiede, anche se non ci fa guadagnare nulla, anche se non ci fa piacere. Dio questo desidera”. È il monito lanciato da Papa Francesco nell’omelia per la festa dell’Epifania, celebrata nella basilica di San Pietro. “Arrivati da Gesù, dopo il lungo viaggio, i Magi fanno come Lui: donano”, ha ricordato il Papa, aggiungendo che “Gesù è lì per offrire la vita, essi offrono i loro beni preziosi: oro, incenso e mirra”. “Il Vangelo si realizza quando il cammino della vita giunge al dono”, ha evidenziato Francesco, sottolineando che si tratta di “donare gratuitamente, per il Signore, senza aspettarsi qualcosa in cambio: questo è segno certo di aver trovato Gesù”. “Egli – ha continuato – fattosi piccolo per noi, ci chiede di offrire qualcosa per i suoi fratelli più piccoli”. E alla domanda: “Chi sono?”, il Papa ha risposto che “sono proprio quelli che non hanno da ricambiare, come il bisognoso, l’affamato, il forestiero, il carcerato, il povero”. “Offrire un dono gradito a Gesù – ha spiegato – è accudire un malato, dedicare tempo a una persona difficile, aiutare qualcuno che non ci suscita interesse, offrire il perdono a chi ci ha offeso”. “Sono doni gratuiti, non possono mancare nella vita cristiana”, ha ammonito Francesco. “Altrimenti, ci ricorda Gesù, se amiamo quelli che ci amano, facciamo come i pagani”. “Guardiamo le nostre mani, spesso vuote di amore, e proviamo oggi a pensare a un dono gratuito, senza contraccambio, che possiamo offrire. Sarà gradito al Signore. E – ha suggerito – chiediamo a Lui: ‘Signore, fammi riscoprire la gioia di donare’”.