Pubblichiamo le parole pronunciate dai Capi Scout della Zona Picena al termine del funerale di Laura Curzi
Leggi Don Matteo: “Laura Curzi ci ha insegnato che è possibile essere cristiani gioiosi in questo mondo”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Scusate se rompo”. Così esordiva Laura quando interveniva in Consiglio di Zona. Aveva sempre il timore di non essere capita, di essere fraintesa e forse in realtà aveva ragione perché quello che offriva a tutti era un punto di vista personale, originale e mai scontato. Un punto di vista che muoveva da due presupposti fondamentali: la relazione del Capo con i ragazzi e il rapporto di noi Capi con Dio; l’una non poteva escludere l’altro. Fondamentale era per lei l’attenzione verso i ragazzi, al loro essere, al loro mondo, al loro vissuto e come potesse lo scautismo sostenerli nel loro percorso di crescita.

A noi Capi chiedeva sempre una testimonianza autentica, mai scontata, soprattutto nel nostro essere prima che Capi preparati nel metodo, a cui le comunque aveva dedicato gran parte del suo servizio,  cristiani veri con la raccomandazione di sentirci chiesa nella chiesa, nell’unione con le altre realtà diocesane.

Fondamentale il contributo e il supporto dato in Consiglio di Zona ma soprattutto al suo gruppo a cui aveva dato tutta se stessa, curando la formazione dei Capi in Comunità capi, il percorso di crescita dei ragazzi, i rapporti con i genitori, cercando un continuo e sereno dialogo e confronto con la Zona sempre alla ricerca di soluzioni che potessero salvaguardare Capi e ragazzi.

Se non potremo godere più del tuo supporto e contributo, potremmo sempre giovarci del tuo esempio.

Grazie Laura

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