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Montelparo si prepara a vivere la festa in onore di Sant’Antonio Abate

Di Giuseppe Mariucci,

MONTELPARO – Se si vuol conoscere una rievocazione storica nata nel 1703, quando i frati Agostiniani vollero ricompensare i tantissimi abitanti di Montelparo che avevano collaborato a ricostruire il bellissimo Convento, con annessa Chiesa, distrutti dal terremoto, offrendo un pranzo a base di quello che all’epoca era il prodotto meno costoso (non si potrebbe dire lo stesso oggi!) e cioè il Baccalà Gaspè Norvegese, bisogna approfittare dell’occasione che viene offerta dal Comitato di Sant’Antonio Abate e venire a Montelparo!

Oggi non sono più i Frati (che dal 1860 lasciarono il Convento) a gestire l’evento, ma lo stesso resiste al passare degli anni e anzi s’ingigantisce nei numeri!

Ottimo il Baccalà (sempre preparato come trecento anni fa) come ottimo è il vino che lo accompagna! “U Coppu” prevede un’abbonante porzione di Baccalà (confezionato come la tradizione vuole), un filoncino di pane locale e un litro di vino bianco.

Per raccontarla tutta dobbiamo precisare che, da qualche anno, l’Azienda Vitivinicola “Casale Vitali” di Montelparo, che fornisce la preziosa bevanda, produce questa qualità di vino esclusivamente per la rievocazione storica. Esso è costituito di quattro particolari e “segreti” vitigni autoctoni vinificati con tecniche moderne ed è denominato “Marche Bianco, Vino di Sant’Antonio: ‘O vi d’u coppu!”, ed è possibile degustarlo solo in questa occasione!

E l’olio che abbondante viene irrorato sul baccalà?

Nel mese di ottobre, primi di novembre, tutti, dalle nostre parti, sono impegnati con la raccolta delle olive.

E allora vogliamo raccontarvi un segreto!

Fin da tempi remoti, le olive che serviranno per il prezioso olio del baccalà di Sant’Antonio, vengono fatte restare ancora per circa un mese sulla pianta.

Questa è un’altra particolarità molto importante perché l’olio dovrà avere un caratteristico sapore e una consistenza tale da esaltare ancor di più questa misteriosa e antica ricetta!

Ed è evidente che la qualità e la particolarità del piatto sono di alto livello se è vero, com’è vero, che dal 1964, quando prese in mano le redini dell’evento quel grande Presidente che è stato Sante Pacioni, l’afflusso di appassionati per gustarlo è arrivato a numeri veramente impressionanti.

Da poche centinaia di “Coppi” venduti all’epoca, si è arrivati, infatti, a qualcosa come circa ottomila porzioni!

In quei tre giorni Montelparo è letteralmente invaso da tanta, tanta gente curiosa che non aspetta altro se non di gustare quella prelibatezza di Baccalà che solo il Comitato di Sant’Antonio di Montelparo può offrire!

Come si desume, da quanto illustrato sopra, nulla è lasciato al caso in quanto a qualità e particolarità!

Per tutti i motivi e le storie sopra illustrati, non è assolutamente possibile, quindi, perdere l’occasione di fare una “scappata” a Montelparo il 19-20-21 Gennaio 2018!

 

 

Redazione: