MARCHE – La settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani si è aperta nel Pontificio Seminario Regionale Marchigiano “Pio XI” di Ancona con una serata interamente dedicata ai giovani. Attraverso la collaborazione con la diocesi di Ancona, dove si occupa di ecumenismo Don Walter Pierini, coadiuvato da una consulta di laici, si è pensato di realizzare un momento di condivisione e di incontro per ragazzi. Molti sono stati coloro che da tutte le Marche hanno risposto a questo invito per Giovedì 18 Gennaio, ritrovandosi appunto nell’auditorium di Montedago in seminario. Attingendo al brano biblico di Esodo 15,6 “Potente è la tua mano, Signore”, che quest’anno guida il periodo di preghiera, assieme ad un brano del Vangelo di Matteo, è stata proposta loro una riflessione su come avessero sperimentato l’azione di Dio nella propria vita. Presente come ospite anche l’arcivescovo di Ancona Mons. Angelo Spina che nel salutare i presenti ha invitato tutti a guardare a Cristo vera luce e motivo di unità per tutti i credenti. Una delegazione ortodossa proveniente dalla Romania ha proposto poi una testimonianza di vita ed una risonanza circa questa parola ascoltata. In seguito ci si è divisi in gruppi più piccoli di condivisione, momento risultato particolarmente fruttuoso perché ha permesso l’incontro tra realtà diverse. Erano presenti infatti anche ragazzi di confessione Battista, provenienti dalla zona di Macerata, alcuni Avventisti da Jesi, nonché i suddetti ospiti rumeni accompagnati da Don Francesco Pierpaoli. È stata questa l’occasione per raccontare l’ esperienza estiva del campo ecumenico che si è svolto quest’anno nel centro pastorale Giovanni Paolo II a Montorso. La serata è terminata in modo altrettanto suggestivo attraverso l’esecuzione di canti proposti dalle diverse confessioni che caratterizzano il repertorio di ciascuno, assieme ad altri brani eseguiti da tutti i presenti.
Uniti in uno stesso coro dal canto e dalla preghiera, la speranza di tutti è stata quella di poter costruire un futuro nel segno dell’unità.