CASTIGNANO – Ad un anno dalla tragedia di Rigopiano, giovedì 25 gennaio, Papa Francesco ha voluto ricevere i familiari delle vittime di questa grande tragedia.
Poiché Marco e Paola, scomparsi quel giorno, hanno lasciato un vuoto incolmabile nella piccola Castignano, all’incontro ha partecipato anche don Tiziano Napoletani, in qualità di parroco della comunità
Don Tiziano come è iniziata la giornata?
Siamo partiti da Castignano con i parenti di Marco e Paola e abbiano raggiunto Pescara alle 3 di mattina, dove ci aspettavano tutti i parenti; ci siamo diretti verso Roma dove siamo arrivati alle 6:30.
Alle 7:00 siamo entrati a Santa Marta, e insieme ad altri sacerdoti ho concelebrato la Santa messa presieduta da Papa Francesco.
Cosa ti ha lasciato questa celebrazione?
Il papa mi è parso piuttosto stanco, probabilmente a causa del viaggio che ha fatto in questi ultimi giorni. Tuttavia è stata un’esperienza molto toccante e profonda; il fatto che abbia voluto questo incontro ha dimostrato la sua vicinanza e partecipazione alla sofferenza di queste famiglie e delle loro comunità.
Un pensiero, un sentimento, un’emozione che ti sei portato a Castignano?
Mi ha fatto riflettere una frase che a Papa Francesco ho sentito dire spesso in questi anni: ” ai sacerdoti dico: voi dovete avere l’odore delle vostre pecore”. Questo pensiero mi ha fatto riflettere su quanto fosse importante esserci in questo giorno per stare accanto ai familiari delle vittime che facevano parte della mia comunità; inoltre mi ha molto rassicurato ed emozionato il fatto che per un momento anche il papa ha voluto avere l’odore delle mie pecore, ha voluto partecipare all’incredulità e alla sofferenza che vive ancor’oggi nella mia comunità.
I familiari hanno donato a Francesco le fotografie dei propri cari scomparsi.