L’iniziativa è stata finanziata dalla Provincia Autonoma di Trento, che ha messo a disposizione risorse umane per un comprensorio, come quello Piceno, che si trova ad affrontare oltre a difficoltà strutturali, anche i gravi e specifici problemi del post-sisma.
Gli esperti hanno applicato sul campo il metodo di lavoro elaborato dalla Trentino School of Management, in sinergia con la celebre Università svizzera di San Gallo, basato sul tracciare ‘mappe’, a diverse scale di grandezza, che raccontano il territorio grazie soprattutto alle esperienze degli operatori coinvolti. Dagli incontri è emersa l’importanza di indirizzare lo sviluppo locale sulla comprensione delle vere attrazioni territoriali, dal punto di vista del turista, per costruire una domanda più ‘robusta’ e in grado di coinvolgere i visitatori anche dal punto di vista emozionale e del fascino dell’identità dei luoghi scoperti.