Un’indagine ad ampio raggio su ciò che i giovani pensano dell’Unione europea e sulle sfide che riguardano la presente fase storica: è l’ultimo lavoro di Eurobarometro che nel settembre 2017 ha consultato circa 11mila cittadini di età compresa tra i 15 e i 30 anni. Fra i risultati che Eurobarometro diffonde oggi si evince che i giovani ritengono importante “promuovere il pensiero critico e la capacità di cercare informazioni per contrastare il fenomeno delle notizie false e l’estremismo” (49% degli intervistati); “favorire l’accesso alle informazioni su come trasferirsi e lavorare all’estero” (49%); “promuovere il cambiamento di abitudini tramite iniziative ecocompatibili quali i trasporti sostenibili o i sistemi di riciclaggio in tutta Europa” (40%). L’indagine dell’Eurobarometro ha inoltre fatto emergere i seguenti elementi: più della metà dei giovani “considera l’istruzione e le competenze le priorità principali di cui l’Ue dovrebbe occuparsi; la protezione dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici sono al secondo posto, seguite dall’occupazione, dalla gestione dei flussi migratori e dall’integrazione dei rifugiati”.
I giovani sono stati più attivi rispetto alla precedente indagine, effettuata nel dicembre 2014: il 31% degli intervistati ha affermato di aver partecipato ad attività di volontariato organizzate negli ultimi 12 mesi; più della metà è attiva in organizzazioni quali associazioni sportive o giovanili o in Ong locali; il 64% degli intervistati “dichiara, in particolare, di aver votato in una consultazione elettorale negli ultimi tre anni”.

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