I giovani sono, infatti, i protagonisti del premio. “La voce dei giovani – ha aggiunto – chiama in gioco la maturità degli adulti e la loro capacità di essere testimoni credibili che sanno affascinare, suscitare interrogativi, accompagnare e dare ragioni di vita”. I destinatari del riconoscimento sono gli alunni delle scuole primarie e secondarie di I e II grado, che ogni anno sono chiamati a esprimersi, attraverso la narrativa, il disegno e il multimediale, su un tema particolare, ricco di significato e di spunti di riflessione. Quest’anno sarà: “Racconta a Papa Francesco quali scelte, azioni o progetti di vita vorresti intraprendere, mentre cresci ascoltando in te la voce interiore, che ti chiama al bene della tua comunità, della società e del mondo intero”. “Questo premio invita i giovani ad avvicinarsi alla Fede e guida gli adulti a fare da tramite – commenta padre Oliviero Svanera, rettore della basilica di Sant’Antonio e moderatore dell’arciconfraternita –. Questo Premio consente ai giovani di riflettere sul ruolo che andranno a occupare nella società e sul contributo che sono chiamati a dare, ma è di stimolo anche al mondo degli adulti ai quali spetta il delicato compito educativo”. Gli elaborati delle scuole dovranno essere spediti alla segreteria organizzativa entro e non oltre il 15 aprile. Le cerimonie di consegna del Premio nazionale della Bontà di Sant’Antonio, che offrirà ai vincitori alcune borse di studio, si terranno nella serata di sabato 9 e nella mattina di domenica 10 giugno a Padova.