La meditazione offerta dal Vescovo è stata quella della chiamata al servizio, come si evince dalla lettura del libro dell’Esodo 3,16- 4,17, in cui Dio si rivolge al popolo che vuole la libertà parlando sempre al plurale, in quanto ci si libera insieme, mai da soli. Questo è infatti il concetto di Chiesa.
Dio non sceglie un potente ma Mosè che è fuggitivo e non ha più nulla.
Mosè aveva già tentato da solo di sollevare il suo popolo con un esito disastroso, come sempre quando si fa di testa propria.
Dio sconvolge i progetti umani perché si realizzino nelle loro migliori intenzioni. Mosè però tentenna piegato dalle difficoltà e Dio lo guida è al suo fianco e lo esorta a fidarsi di Lui , non lo abbandona, non lo lascia solo.
“Fatti aiutare”Insieme si porta avanti la missione. Dio vuole la nostra collaborazione, di coloro che sono disponibili a seguire le sue parole. È quello che chiede anche oggi: la chiamata al servizio. Mosè si fida di Dio.
Dopo un breve tempo per la preghiera personale e il Vespro, il pomeriggio è proseguito con il confronto sugli Orientamenti per la catechesi ai fanciulli ed adolescenti con interventi degli educatori presenti, sull‘importanza dell’educazione famigliare, sulla necessità di adeguata formazione dei catechisti, sull’ammodernamento di metodi per la catechesi.
Tutti utili suggerimenti che il Vescovo Carlo ha recepito per gli Orientamenti in preparazione.
Don Gianni Croci ha infine dato indicazioni per il prossimo tempo quaresimale.
Di Giancarla Montali