Giovanna Pasqualin Traversa
Costruire una rete di buone pratiche dando voce a tutte le strutture cattoliche che si occupano di accoglienza di persone con disturbi psichici e costituire un punto di riferimento per tante famiglie di pazienti con disabilità mentale. Questo l’obiettivo di Accolti.it, il progetto nazionale per l’accoglienza della disabilità psichica che verrà lanciato il 21 febbraio a Roma nel corso del seminario “Tra segregazione e accoglienza: accolti.it”. A promuovere l’incontro sono l’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei e il Tavolo nazionale per la salute mentale istituito all’interno dello stesso Ufficio, nell’ambito della prima giornata del XXII Congresso nazionale della Società italiana di psicopatologia (Sopsi) che riunirà fino al 24 febbraio nella capitale tremila autorevoli psichiatri e verrà inaugurato dalla relazione del cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute.
Il seminario, anticipa al Sir don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio Cei e membro del suddetto Tavolo, attivo da più di un anno e che riunisce dodici tra i maggiori esponenti della psichiatria italiana, sarà un incontro “tra i responsabili e gli operatori di strutture sanitarie o socio-sanitarie o riabilitative, i componenti del Tavolo ed altri operatori impegnati sul campo, non a caso inserito nel congresso della Sopsi”. Obiettivo “la conoscenza e lo scambio di buone pratiche, e la valorizzazione dello specifico di ispirazione cristiana in un mondo che vede aumentare sempre più la presenza ‘degli ultimi degli ultimi’”. Il seminario, precisa il sacerdote, non costituisce “un punto d’arrivo ma
una base dalla quale partire per pensare a come strutturare il progetto Accolti.it
in risposta all’emergenza patologie psichiatriche che stanno diventando in Italia la prima causa di disabilità e colpiscono persone sulle quali si abbatte uno stigma inesorabile, destinate ad aumentare nei prossimi anni”.
I numeri lo confermano: nel 2015 i servizi specialistici nazionali hanno assistito oltre 700mila pazienti psichiatrici (245mila affetti da schizofrenia), più della metà donne. Il 66,1% del totale ha più di 45 anni. In Italia si contano 183 dipartimenti di salute mentale.“Con questo incontro – prosegue Angelelli – vogliamo aprire il capitolo riabilitazione psichiatrica e neuropsichiatrica, per noi di grande interesse ma di cui si parla troppo poco.La patologia psichiatrica viene trattata a livello accademico e terapeutico ma anche la successiva fase di riabilitazione, nella quale le strutture cattoliche sono molto presenti, produce ottimi risultati. Per questo il Tavolo della salute – di cui fanno parte professionisti non necessariamente credenti ma tutti di grande competenza – incontra il mondo della riabilitazione ed è significativo che questo avvenga nell’ambito del convegno Sopsi, il più importante appuntamento annuale del settore. La rete “operativa” cattolica è costituita da oltre 160 Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) che si occupano di malati mentali cui si aggiungono diversi ospedali dotati di reparti per la cura delle patologie in fase acuta. Tra questi l’Irccs Fatebenefratelli di Brescia (per adulti) e quello per la psichiatria infantile dell’Istituto Medea a Bovisio Parini (Lecco). Oltre a queste realtà, sono in aumento le diocesi che hanno attivato centri di ascolto e servizi di accoglienza per il disagio mentale.
La prima sessione del seminario, spiega Angelelli, vedrà un confronto “interno” tra strutture cattoliche con interventi dei responsabili dell’area psichiatrica del Fatebenefratelli di Brescia, dell’Istituto Serafico di Assisi e della Fondazione Piccola Opera Charitas di Giulianova (Teramo). Nella seconda parte della mattina “chiederemo invece a tre autorevoli psichiatri (tra cui anche il presidente della Sopsi) quale potrebbe essere la nostra collocazione e come potremmo collaborare”. E per la prima volta sarà un cardinale ad inaugurare un congresso di psichiatri: “Nella sua relazione, Montenegro traccerà infatti le linee di lavoro per tutti”. Ritornando al progetto, don Angelelli spiega ancora:“Accolti.it intende essere una risposta all’invito di Papa Francesco a combattere la cultura dello scarto – e il malato psichico rischia di essere uno degli scarti peggiori della società – contrastandola con la cultura dell’accoglienza.
Accolti.it diventerà un portale,
un luogo sul web dove raccontare, evidenziare e condividere progetti, esperienze e buone pratiche di accoglienza portate avanti da tante realtà cattoliche.
Un grande punto di incontro e confronto per queste strutture ma anche un supporto per tutte le famiglie in gravissima difficoltà nell’assistenza h24 ai propri cari disabili e spesso prive di punti di riferimento”. Una piattaforma web, conclude, “per dare voce anche a tante realtà piccole, diocesane, prive della forza dei grandi gruppi e che altrimenti non troverebbero spazio”.