PROVINCIA – “Queste storie sono raccontate per aiutarci a capire chi siamo. La fragilità è qualcosa che, se viene censurata, ci rende meno umani. È questa la forza, la potenza, la bellezza del libro.” Pietra è un libro che parla di noi. Ha l’ambizione di voler dire che paradossalmente siamo tutti diversi ma profondamente uguali, che non esiste il “tossico” o il “migrante”, ma esiste la razza umana, con le nostre fragilità con cui ogni giorno facciamo i conti o le ombre da cui ogni giorno scappiamo”.

Con queste parole Francesco Cicchi, fondatore e Presidente della Cooperativa Sociale Ama Aquilone, racconta “Pietra. L’anima e l’infinito d’abitare”, il libro, edito da La meridiana, che verrà presentato giovedì 22 febbraio 2018 alle ore 15.00 presso la Casa Circondariale di Ascoli Piceno.

L’autore incontrerà i detenuti del penitenziario e converserà con Anna Casini, Vicepresidente della Regione Marche, e Mons. Vinicio Albanesi, Presidente della Comunità di Capodarco. L’appuntamento ascolano è la seconda tappa di un ciclo di presentazioni che si terranno in alcune tra le più importanti città del nostro Paese. L’evento è realizzato grazie alla disponibilità dell’istituzione carceraria nella persona della Dott.ssa Lucia Di Feliciantonio Direttrice della Casa Circondariale di Ascoli Piceno.

“Pietra. L’anima e l’infinito da abitare” è un libro che raccoglie una selezione di storie, riflessioni, versi e stralci di discorsi ufficiali che abbracciano un arco temporale di decenni.

Tale materiale “emotivo” – testualmente riportato, non secondo un criterio cronologico, ma con giustapposizioni tematiche che alternano i pensieri ai ritratti ispirati a vicende reali – costituisce l’insieme degli argomenti che si snodano attraverso una struttura narrativa ritmica scandita dalle ore del giorno, dall’alba all’alba successiva, così come concepite da alcune delle più antiche religioni della cultura occidentale e orientale.

Con questo artificio creativo il racconto assume non il tono cronachistico di una testimonianza sociale e settoriale, ma il retrogusto introspettivo, rispettoso e a tratti ancora tormentato, di una riflessione più ampia e presente, indispensabile per la disciplina quotidiana dell’anima, che si consuma tra la luce fragorosa del mondo e la penombra della solitudine ascetica.

Un messale laico, in equilibrio tra i gesti e il canto, che si presenta con il candore inquieto e stupito di un diario scritto a mano, ma anche come impegno per la costruzione di una regola umile, morale e civica, disincantata e necessaria al tramandare.

Una pietra scartata che diventa materia di meraviglia (Mt 21,42), appunto.

Il libro “Pietra. L’Anima e l’infinito da abitare” ospita un intervento di Eraldo Affinati e la postfazione di Giuseppe Frangi – Direttore di Vita Non profit.

Francesco Cicchi è nato a San Benedetto del Tronto. È fondatore e Presidente della Cooperativa Sociale Onlus Ama Aquilone, da oltre trent’anni impegnata sul fronte della marginalità, della pace, dell’integrazione. Negli anni il gruppo è cresciuto, non ce ne siamo quasi accorti, vivendo la passione quotidiana dell’accoglienza dell’altro, che è accoglienza dell’umano. Oggi Ama Aquilone è una delle realtà più rappresentative della regione Marche.

 

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