di Giuseppe Mariucci
MONTELPARO – Ieri, 4 marzo 2018 e Terza Domenica di Quaresima, la Parrocchia di San Michele Arcangelo di Montelparo, retta dal Priore Padre Agostino Maiolini, ha rinnovato la tradizionale distribuzione dei “Chicchi di Grano”.
I grani sono stati portati all’altare, dove era lì a riceverli il Priore, dai bambini del Catechismo prima che avesse preso il via la funzione domenicale.
Il Priore stesso, dopo averli benedetti al termine della Santa Messa celebrata nella Chiesa dei Santi Pietro e Silvestro, li ha distribuiti (in piccole buste) ai fedeli.
Questi chicchi saranno seminati in appositi vasi e, dopo essere stati sistemati al buio e annaffiati giornalmente, daranno le bellissime e particolari piantine bianche e gialline che verranno messe, il Giovedì Santo, davanti all’Altare della Reposizione!
Tutto questo non prima che lo stesso Padre Agostino avesse spiegato e illustrato i significati di questa particolare tradizione popolare.
Quest’usanza, nel suo simbolismo, ci rammenta il miracolo della Vita, della Morte e della Resurrezione di Gesù Cristo.
“In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12,20-33).
Durante la Santa Messa i bambini del catechismo hanno dichiarato di aver scelto quale simbolo di questa terza domenica di Quaresima l’Evangeliario (“leggiamo più spesso e ascoltiamo meglio il messaggio di Dio perché la vita dell’uomo torni a essere sacra”). Hanno poi ricordato che Dio non abita nel tempio di Gerusalemme (oggi praticamente scomparso), ma nell’uomo, nel povero, nel bambino, nell’indifeso.
Si sono, infine, alternati nella lettura della Preghiera dei Fedeli con alcuni passi da loro stessi preparati e che di seguito riportiamo!
-Quando noi non ascoltiamo il grido dei bambini colpiti dalle guerre;
-Quando l’uomo perde la sacralità che tu gli hai donato creandolo a tua immagine e somiglianza:
-Quando non prendiamo posizione sulla distruzione dell’uomo, sulla violenza verso i più piccoli;
-Quando non riusciamo a vedere nel volto delle persone che camminano accanto a noi, un po’ del tuo sorriso, del tuo modo di amare, perdonare, soccorrere, dare speranza. Noi ti chiediamo: Signore perdonaci!
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