La cucina medievale era ricca di cacciagione e selvaggina, presente sia nelle case dei regnanti che in quelle del popolo, perché entrambe le categorie amavano la caccia, anche se per i primi era un vero e proprio rito mentre per i secondi era esclusivamente mirata all’approvvigionamento del cibo. La caccia di grossa taglia rimaneva comunque un privilegio dei nobili che possedevano maggiori strumenti. Nel Medioevo si cacciava con l’arco, con la balestra, con le reti, con il falcone e con la spada. Famoso il “Trattato di caccia” con il falcone dell’imperatore Federico II.
Patrizia Neroni