È stata dedicata in parte al tema della fraternità, dell’integrazione e dell’accoglienza l’omelia del cardinale Ricardo Ezzati, arcivescovo di Santiago del Cile, in occasione della messa celebrata in Cattedrale il giorno di Pasqua. “Noi discepoli di Gesù – ha detto – ci ritroviamo oggi per celebrare la vittoria del nostro Dio sul male, sul peccato e sulla morte. Celebriamo il trionfo di Gesù sulla divisione in modo che la comunione con lui possa davvero renderci fratelli e sorelle tra noi, al di là del colore della nostra pelle, delle nostre culture, dei confini dei nostri paesi”. L’arcivescovo di Santiago ha continuato: “Oggi vogliamo dire che crediamo in Gesù, nel suo amore, nella forza rivoluzionaria della sua risurrezione, che ci rende fratelli e sorelle e che ci permette, nello stesso momento in cui ci inginocchiamo davanti a lui, di metterci in ginocchio di fronte a ogni fratello e sorella che ne ha bisogno”. A proposito dei migranti, l’arcivescovo ha chiesto un impegno ai fedeli: “Diamo uno sguardo alla nostra città di Santiago: qui ci sono molti fratelli che vengono da altre parti del nostro paese e altri fratelli che vengono da altri paesi dell’America Latina, che in particolare stanno soffrendo momenti difficili della loro storia. Dobbiamo impegnarci a vivere la nostra fede come lievito che trasforma l’egoismo in una rinnovata generosità, in modo tale da trasformare gli interessi economici segnati dal denaro, nell’interesse per la persona, per ciò che la persona è”.