Martedì sera il presidente della Federazione russa Vladimir Putin, che si trova ad Ankara per il vertice a porte chiuse sulla Siria con Hassan Rohani e Recep Tayyip Erdogan, ha telefonato al Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo. Ne dà notizia il Patriarcato ecumenico con un comunicato pubblicato anche in lingua inglese sul sito. Putin ha espresso la sua gratitudine per gli auguri ricevuti dal patriarca in occasione della sua rielezione come presidente della Federazione russa. Ha anche ringraziato il patriarca per “tutti gli sforzi compiuti per promuovere l’unità ortodossa”, per il permesso canonico concesso dal Patriarcato ecumenico, che ha consentito la costruzione di una cappella ortodossa dedicata a sant’Andrea all’interno dei complessi dell’Ambasciata della Federazione russa ad Ankara, e per la calda accoglienza che il presidente ha goduto durante le sue due visite al Monte Santo di Athos. Nella conversazione telefonica, il presidente russo ha menzionato, in particolare, “il grande rispetto che il popolo russo ha per la Chiesa Madre di Costantinopoli” e ha trasmesso “i fraterni saluti” del patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia, esprimendo “la disponibilità del patriarca Kirill a rafforzare il legame tra le due Chiese”. Ha poi concluso con gli auguri di una gioiosa Santa Pasqua.
Bartolomeo ha ricambiato gli auguri ed ha espresso al presidente la sua solidarietà per la recente tragedia a Kemerovo, in Siberia. Ha ringraziato Putin per il suo sostegno alla Chiesa ortodossa, sottolineando nel contempo che il Patriarcato ecumenico continuerà a svolgere il suo ruolo di servizio come “centro di coordinamento dell’unità pan-ortodossa”. Inoltre, ha aggiunto che il Patriarcato – in accordo con la sua responsabilità canonica e pastorale – si prende cura anche dei bisogni spirituali e religiosi dei fedeli ortodossi di origine russa residenti in Turchia. Durante la conversazione telefonica, i due leader hanno discusso anche di altre questioni e Putin ha espresso il desiderio di visitare la sede del Patriarcato ecumenico durante una futura visita in Turchia.