ACQUAVIVA PICENA – Presso la Sala Consiliare di Acquaviva Picena si è tenuto un corso gratuito nel quale alcuni volontari hanno spiegato come preparare il B.O.B. Bug out bag, cioè lo zaino “prendi e scappa”, inoltre è stato illustrato come affrontare un’escursione in alta montagna in modo prudente e in sicurezza e infine quali sono i comportamenti di “sopravvivenza” se ci si dovesse trovare in una situazione di calamità naturale e i soccorsi dovessero ritardare ad arrivare.

Il convegno è stato tenuto da Radio Club Volontario con il patrocinio del comune di Acquaviva e in collaborazione con Univol Piceno e FIR CB Servizio Emergenza Radio. Al convegno era presente anche il sindaco di Acquaviva Rosetti e l’Amm.ne Comunale.

Il primo argomento è stato tenuto da Claudio di R.C.V., ha parlato dello zaino B.O.B. e ha analizzato bene cos’è, con cosa lo si deve riempire e quanti e quali tipi ne esistono. Ha proseguito dicendo che esistono zaini B.O.B. per singoli individui, per famiglie, per il soccorso e tanti altri. Gli elementi che li accomunano sono: acqua, sacco a pelo, un cambio abiti, medicinali, barrette alimentari e carica batterie per cellulari. Naturalmente le cose necessarie da inserire nello zaino sono molte altre. Ai presenti è stato consigliato di avere già pronto lo zaino in qualsiasi momento, ma siccome spesso una forte scosse di terremoto è annunciata da lievi scosse, è stato suggerito di tenerlo in macchina appena le piccole scosse cominciano ad annunciarsi.

La seconda parte del convegno ha ruotato intorno alle escursioni montane e ai soccorsi di montagna. Il signor Ciarma, guida montana e da sempre impegnato nei soccorsi, ha illustrato cosa è necessario portare con sé e ha largamente spiegato come utilizzare lo zaino e alcuni “segreti” del mestiere. Inoltre quali sono i nuovi strumenti che hanno sostituito i vecchi metodi di soccorso. Infine la terza e ultima parte è stata tenuta dal signor Chionchio che ha spiegato quale sia lo scopo di un corso di sopravvivenza, cioè come comportarsi e cosa fare se una grave calamità dovesse colpire una popolazione. Il corso di sopravvivenza mira a rendere l’individuo più autonomo possibile, si viene addestrati per rendersi indipendenti e non essere presi dal panico. Il corso che si è tenuto ad Acquaviva si è ritenuto necessario al fine di formare i cittadini in modo da renderli più autonomi e sicuri se in caso di problemi i soccorsi dovessero ritardare.

Patrizia Neroni

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