ACQUAVIVA PICENA – Martedì 24 aprile ad Acquaviva Picena si è svolta la cerimonia intitolata al partigiano acquavivano Mariano Vulpiani in occasione dei festeggiamenti del 25 aprile Festa della Liberazione. Presenti le autorità religiose, militari, politiche e civili. Presenti anche gli alunni dell’Istituto Scolastico di Acquaviva. Verso le 10:30 un corteo si è diretto verso la casa del Vulpiani per depositare una corona d’alloro, poi tutti si sono ritrovati presso l’Auditorium della Banca del Piceno dove la signora Franca Vertemati ha aperto il convegno con alcune riflessioni.
Il sindaco Rosetti ha detto: “Grazie a tutti gli intervenuti e anche tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo evento, prendo a prestito le parole di Sandro Pertini: “Non c’è giustizia sociale senza libertà e non c’è libertà senza giustizia sociale”. Mi sembra che questa frase formulata anni fa sia ancora attuale e importante. Pertini ha vissuto in prima persona la guerra: partigiano, arrestato e condannato a morte, morte da cui è sfuggito perché evaso dal carcere. La guerra purtroppo non è scomparsa anche se non la viviamo in prima persona, i suoi effetti ricadono su tutto il mondo. Vorrei proseguire usando altre frasi pronunciate sempre da Pertini alla FAO nel 1981: “Ricchi e poveri siamo tutti legati allo stesso destino. La miseria degli altri potrebbe un giorno non lontano battere rabbiosa alla nostra porta. Esiste un legame di reciproca interdipendenza fra crescita del mondo industrializzato e sviluppo di quello emergente. Dobbiamo restituire ai popoli il senso dell’unità del pianeta”. Vi auguro una buona festa”.
Poi a parlare è stato il consigliere provinciale Capriotti: “Grazie a tutti. Mio padre fu partigiano e ricordo che quando mi raccontava la sua prigionia in Germania, sottolineava che non tutti i soldati tedeschi erano uguali perché alcuni non erano così cattivi come si raccontava. Molti di essi erano uomini normali e non crudeli come altri. Ringrazio tutti i giovani presenti oggi in questa sala, la memoria di questa festa passa attraverso i giovani, valorizzate la pace e mantenete vivo il valore della storia”.
Pietro Perini dell’associazione ANPI di Ascoli Piceno ha detto: “Ringrazio tutti i presenti. Davanti a me ho una bellissima platea, piena di giovani.
Questa festa la considero il compleanno di tutti gli italiani e le italiane, la Madre di tutte le libertà. Se noi oggi siamo liberi lo dobbiamo a loro, siamo liberi di scrivere, di parlare, di giocare di amarci, non solo di amarci tra uomini e donne, ma anche tra
uomini e uomini e donne e donne. La libertà è un grande valore, un immenso valore.
Spesso oggi ci prendiamo libertà diverse, libertà che non portano con sé il rispetto, state attenti a non confonderle. Mantenete vivo il rispetto, oggi quasi del tutto scomparso. Ricominciamo a vivere utilizzando le parole come scusa, grazie e per
favore”. Il consigliere comunale di San Benedetto del Tronto Chiodi invece ha detto: “ Mi associo ai ringraziamenti dei miei predecessori e sono felice di farvi sapere che anche io ho avuto un padre partigiano. Io vi auguro di avere sempre la forza e il
coraggio di tramandare i veri valori anche quando la società li fa sembrare sorpassati”. Il Direttore Generale della Banca del Piceno Salicona ha detto: “ La banca si fonda sui valori del passato, su valori importanti. Noi lavoriamo per rendere il futuro migliore e aspettiamo il vostro prezioso contributo in modo che anche voi possiate proseguire la strada iniziata molto tempo fa, da chi in questo Istituto ha sempre creduto”.
Luigi Torquati ha detto invece: “ Io ricordo che sentii raccontare questa storia dal figlio di Vulpiani, Teodoro, lui mi dissi che c’erano particolari motivi del perché la storia della tortura di suo padre e la conseguente condanna a morte fu tenuta nascosta per moltissimi anni. Il Vulpiani fu vittima di una spiata e invece che tradire i suoi compagni preferì la morte”. Il professor Travaglini ha detto: “Io ho conosciuto la storia di Mariano Vulpiani solo lo scorso anno e credo che sia una importante e bella figura della storia acquavivana, ci tengo poi a sottolineare che i lavori dei ragazzi sono frutto della loro creatività e sensibilità, noi insegnanti non li abbiamo aiutati. I lavori sono veramente autentici”. Poi anche l’assessore comunale di Acquaviva nonché docente dell’Istituto Scolastico Mimma Massicci ha salutato i convenuti. Poi è stata la volta dei ragazzi che hanno realizzato un video e delle riflessioni sia riguardo Marano Vulpiani sia riguardo la Festa della Liberazione. Alla cerimonia erano presenti la nuora del partigiano acquavivano Lucia Vulpiani e il nipote Mariano Vulpiani.
Patrizia Neroni
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