La Conferenza episcopale colombiana in una nota diffusa ieri e firmata dal presidente, mons. Oscar Urbina Ortega, manifesta “solidarietà e vicinanza alle famiglie che sono state danneggiate da quanto accaduto”. I vescovi sperano che “coloro che sono responsabili del progetto continuino a monitorare l’evoluzione della vicenda e che facciano tutto quanto è necessario per salvaguardare la vita e i beni” delle persone coinvolte”. Nella nota i vescovi chiedono ai fedeli di pregare perché l’emergenza venga superata e perché “tutte le persone coinvolte ricevano fortezza e un’opportuna risposta alle loro necessità”. A tal proposito, la Chiesa colombiana informa di aver allertato il Segretariato nazionale di pastorale sociale.
Martedì scorso, prima dell’ulteriore aggravarsi della situazione, si era espresso in una nota il vescovo di Santa Rosa de Osos, mons. Jorge Alberto Ossa Soto, che aveva manifestato la sua solidarietà a tutte le persone colpite in questa situazione e ha chiesto allo Stato e all’impresa costruttrice “l’attenzione e la riparazione necessarie”. Prosegue la nota di mons. Ossa: “Ho seguito con attenzione e grande preoccupazione l’emergenza che si è venuta a creare nelle comunità. Ringraziamo il Signore che, nonostante la terribile crescita del livello dell’acqua, non ci sono state, stando alle informazione, perdite umane”.
Il vescovo ha chiesto ai sacerdoti di accompagnare le comunità colpite e ai fedeli di applicare con prontezza le indicazioni delle autorità.