“Siamo testimoni di una Unione europea che muove passi decisivi sul fronte della politica e dell’economia, ma non possiamo dire Europa se non facciamo riferimento al cristianesimo”. Lo ha affermato il card. Paul Poupard, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la cultura, nel suo videomessaggio presentato in occasione del convegno internazionale su “Le radici cristiane dell’Europa” in corso a Veliko Tarnovo (Bulgaria). A suo avviso, “anche quegli europei che non credono in Gesù Cristo, figlio di Dio, hanno una personalità e una cultura profondamente segnate dall’impatto e dall’influenza del Vangelo e della vita cristiana”. Inoltre, il card. Poupard ha sottolineato che “il passato recente ci ricorda che la dimenticanza delle radici e la perdita della memoria possono rimettere in questione l’equilibrio del contiente”. Per questo motivo, anche se “la Chiesa ritiene che pronunciarsi in favore di un tipo specifico di sistema politico per l’Europa non è di sua competenza, tuttavia sente l’impegno di ricordare che ogni progetto politico deve essere al servizio del bene comune”.