L’arancio, il colore che gli amici della quindicenne di Chicago Hadiya Pendleton, indossarono quando venne uccisa nel 2013, è diventato il colore simbolo di chi lavora per prevenire la violenza armata. Il 1º giugno è la “Giornata nazionale sulla consapevolezza della violenza armata” (National Gun Violence Awareness Day) e gli americani sono invitati ad indossare qualcosa di arancio per l’intero weekend (Wear Orange Weekend), proprio per onorare le vite spezzate o ferite dall’uso improprio delle armi. L’ultima sparatoria a Santa Fè con 10 morti e 13 feriti ha lasciato una comunità in lutto, mostrando ancora una volta che nessuno può ritenersi al sicuro o protetto. Il weekend Wear Orange (Vesti arancio) attraverso marce, incontri con i sopravvissuti delle sparatorie, barbecue, conferenze, workshop artistici, appuntamenti con i genitori delle vittime vuole continuare a sollecitare i legislatori a cambiare registro e indipendentemente dal fatto che l’arancio sarà indossato dagli studenti del Montana, dagli attivisti di New York, dai familiari di Hadiya a Chicago, da registi di Hollywood come Lee Daniels (tra i direttori della campagna) e dalle mamme dell’Illinois, tutti insieme chiedono che si metta un freno all’uso delle armi che in media provocano 96 vittime al giorno. “Ma il lavoro non finisce qui. Abbiamo indossato l’arancio per essere visti, ora chiediamo di essere ascoltati”, dicono gli organizzatori del weekend che sotto la sigla di Everytown riuniscono centinaia di associazioni che si battono per un futuro senza violenza armata.