Il Papa ha accettato oggi la rinuncia di tre vescovi cileni – a cominciare dal vescovo Barros, coinvolto nello scandalo Karadima – e ha nominato altrettanti amministratori apostolici alla guida delle diocesi di Osorno, Puerto Montt e Valparaiso. A darne notizia è oggi la Sala Stampa della Santa Sede. Francesco ha accettato, infatti, la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Puerto Montt, presentata da mons. Cristián Caro Cordero, e ha nominato amministratore apostolico “sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis” padre Ricardo Basilio Morales Galindo, provinciale dei Mercedari in Cile. Il Papa ha accettato, inoltre, la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Valparaíso, presentata da mons. Gonzalo Duarte García de Cortázar, e ha nominato amministratore apostolico “sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis” mons. Pedro Mario Ossandón Buljevic, vescovo ausiliare di Santiago del Cile. Francesco, infine, ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Osorno, presentata da mons. Juan de la Cruz Barros Madrid, e ha nominato amministratore apostolico “sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis” mons. Jorge Enrique Conchua Cayuqueo, vescovo ausiliare di Santiago del Cile. Quello di oggi è il primo provvedimento messo in atto dal Papa, dopo i quattro incontri in Vaticano con i 34 vescovi cileni, al termine del quale i presuli avevano rimesso in blocco nelle sue mani (tranne i 3 vescovi emeriti) la rinuncia al loro incarico dopo i casi di pedofilia che avevano coinvolto l’episcopato locale.

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